A Trieste nessun ufficio turistico per l’offerta alberghiera

Piovono lamenti sull’organizzazione e offerta turistica a Trieste. Alle voci critiche se ne è aggiunta una nuova. Arriva la denuncia di un altro operatore dopo quella di Francesca Pitacco, presidente regionale dell’Associazione guide turistiche. Dice di essere rimasto a piedi. È Fabio Carini, patron della Bavisela. «Non ho trovato nessuno a cui rivolgermi per sistemare 3000 persone in arrivo - esclama -, né Promotrieste né Turismo Fvg sono in grado di distribuire persone negli alberghi, di organizzare per gruppi di clienti dei pacchetti ad hoc, di creare un’offerta economica, di organizzare un “welcome”. L’ho ottenuto solo dall’albergo che fa da sponsor. Non c’è un punto unico cui rivolgersi. La Bavisela c’è sui siti? Dopo che ho protestato, lo spero, ma intanto ho dovuto fare tutto da solo, non c’è una sola struttura di ”incoming”, che venda il prodotto». Infatti Turismo Fvg sulla Bavisela due righe ce l’ha, con la data, e anche una presa di distanza: notizie fornite dall’organizzatore, non ne rispondiamo fino in fondo. Carini dice che, da solo, ha venduto «50 camere negli Usa». Ma aggiunge: «Io non sono mica un’agenzia turistica».
Risponde Gabriella Kropf, presidente da poco del consorzio di promozione turistica: «E nemmeno Promotrieste è un’agenzia turistica. Fa appunto solo promozione». Di fatto, o ci si arrangia coi siti di prenotazione on-line, o è vero che non c’è anima cui rivolgersi, prima di arrivare all’estremo lato di piazza Unità, dove sta Turismo Fvg. Il punto informativo del Comune sotto il Municipio è stato chiuso da tempo e mai sostituito, e sono spariti gli sperimentali gazebo in città.
Ancora Promotrieste però sul suo sito (in revisione) presenta tutti i servizi di un Convention bureau, come dire: “Tu arrivi, al resto pensiamo noi”. Kropf dice che funziona, Carini ribatte che non è vero. Terza voce, quella di Cristiana Fiandra, responsabile Turismo in Confindustria e membro di Federcongressi: «Il Comune si è affidato per intero a Promotrieste, che però è in causa con Trieste terminal passeggeri che gestisce la Stazione marittima, dove la stessa Ttp ha pensato bene di chiudere anche il bar, cultura dell’accoglienza ancora non c’è. Noi privati bussiamo sempre, ma il territorio non risponde, la lentezza è terribile. È da mesi che tento di proporre alla Regione un convegno con Carlotta Ferrari, direttore del Convention bureau di Firenze (a maggioranza privata), ma la Regione aspetta i passi di Promotrieste, però non vuole la tassa di soggiorno, e così il “piano Ejarque” non è finanziato. Turismo Fvg cambia dirigenti, in Italia cambiano anche le leggi e si parla di “reti d’impresa”, ma noi non abbiamo neanche usato gli strumenti esistenti».
A parte il fatto che ieri, si scopre, alla Marittima c’è stato un black-out che ha messo fuori uso i telefoni e quindi sembrava che Promotrieste fosse un ufficio disattivato, andando a cercare sul sito si trovano elencati luoghi, tragitti e alberghi ma effettivamente non si può prenotare, altrettanto accade su Turismo Fvg, dove la casella “prenota” c’è, ma non è attiva. Alla voce congressi c’è la descrizione della Stazione marittima (ma Ttp solo affitta, non organizza) e cercando informazioni sul “catering” appare un locale triestino soltanto, la cui scheda invita a recarsi là (con tanto di coordinate Gps) a gustare qualcosa di tipico. Quanto a ristoranti e buffet il Gps viene dato anche per posti in zona pedonale. Il resto sono località del Friuli o al massimo Sistiana e Monrupino.
Cercando le gite (in Italia, Slovenia, Croazia, Austria) si trovano le località consigliate ma non c’è una riga sulle escursioni stesse, è indicata la distanza da Trieste ed ecco ancora il Gps. Altrimenti chi ti ci porta? Nessun riferimento utile.
«Pensiamo con ottimismo, per favore - ribatte Kropf -, non si fa tutto in un minuto, abbiamo un accordo con la Regione per cui Turismo Fvg ci mette a disposizione il suo portale, Tcd allestirà un nuovo sito di Promotrieste che il Comune finanzierà. Spero saremo pronti entro l’estate. Ma abbiamo inserito sul sito “Musica & live” e tante altre manifestazioni. Quanto alle proteste della Bavisela, chi vuole organizzare dovrebbe sapere a chi rivolgersi».
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