A turno a fare la “scorta” al commerciante

Anna Maria Cisint, cugina di Alessandro: «Intendiamo mettere in atto un’iniziativa di tutela»
Bonaventura Monfalcone-19.11.2013 Conferenza Anna Maria Cisint-Via dei Predonzani-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-19.11.2013 Conferenza Anna Maria Cisint-Via dei Predonzani-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Ha preso la vicenda del tabaccaio Alessandro a cuore, Anna Cisint. E non solo perché di trovarsi con una pistola, vera o giocattolo che sia, è successo a suo cugino diretto. Ma perché «in quei panni si sarebbe potuto trovare qualsiasi altro cittadino». La campagna elettorale, e dal fronte piddino e da quello targato centrodestra, appare più che avviata e uno dei temi su cui senz’altro si disputerà senza risparmio di sciabolate è proprio quello della sicurezza, cavallo di battaglia del Carroccio, ma non solo. Che c’azzecchi o meno la politica, come senz’altro la maggioranza obietterà parlando di una strumentalizzazione politica a fini elettorali, leit-motiv del centrosinistra negli ultimi mesi, i militanti padani, quelli di Monfalcone Domani e altri hanno intenzione di mettere in atto un’iniziativa a tutela del tabaccaio Alessandro Cisint.

Cioè accompagnarlo ogni sera, a turno, a casa. Un modo per testimoniare vicinanza e solidarietà rispetto a quanto avvenuto mercoledì sera, quando sotto la pioggia battente in via Smareglia non passava forse nemmeno un cane. Per cacciare, insomma, la paura nel momento in cui la saracinesca si abbassa e, più vulnerabili, con l’incasso sotto braccio, si torna a casa. «Vogliamo mandare un segnale a mio cugino - spiega Anna Cisint - e perciò abbiamo deciso di scortarlo ogni sera, scambiandoci nei turni, fino a casa. L’ho visto molto scoraggiato e abbattuto. Non posso neanche immaginare cosa si possa provare a vedersi puntata addosso la canna di una pistola. Ma ritengo, invece, che proprio questo sia il momento di reagire e non lasciare da sole le persone in difficoltà». Anzi Cisint, ex consigliere comunale dimessasi per ragioni di incompatibilità lo scorso autunno, chiede a tutti i cittadini di «non tacere quando accadono furti o rapine, ma denunciarle, pubblicamente, per reagire con forza a ogni sopruso».

Tiziana Carpinelli

Riproduzione riservata © Il Piccolo