A2A, avviato il monitoraggio dell’aria

Partite le misurazioni delle emissioni della centrale termoelettrica di Monfalcone, da ieri sera sono attivi ben 21 punti di monitoraggio con due postazioni speciali: una nel rione Enel e l’altra a Marina Julia. Per entrambi i posti A2A che sta conducendo la campagna di misurazioni è ricorsa a speciali stazioni mobili del Cnr.
Si tratta di mezzi come quelli che usa l’Arpa, soltanto che misurano qualsiasi tipo di emsissione e per funzionare hanno bisogno di autonomia grazie a speciali apparati di alimentazione con motori che funzionano 24 ore su 24. Le postazioni mobili, quella soprattutto del rione Enel, fanno rumore a causa di macchinari sempre accesi e se sono vicine alle abitazioni potrebbero dare disturbo la notte. Una situazione di disagio (per chi abita vicino a dove verranno messe le due postazioni mobili) che doverebbe durare per circa due settimane.
A darne comunicazione sia A2A che il Comune di Monfalcone che in una nota ha confermato che «Nel corso della riunione (avvenuta luned’ scorso ndr) del Tavolo Tecnico Ambientale per la Centrale Termoelettrica di Monfalcone, A2A ha comunicato l’avvio di una campagna di misurazioni già prevista nel piano di monitoraggio approvato in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale. Tale campagna comprende l’utilizzo di campionatori per il rilevamento di specifici analiti nell’arco dell’intera giornata, orario notturno compreso. In seguito all'attivazione delle strumentazioni, ci potrebbero essere dei disagi legati al rumore emesso, che comunque sarà limitato a un periodo di 14 giorni».
Lo stesso Comune assieme ad A2A ha avvisato i residenti del rione Enel dell’arrivo di questi mezzi speciali che durante il giorno e di notte emettono rumore a causa del sistema di generazione dell’energia elettrica oltre che per il funzionamento degli specifici apparati di misurazione. Si tratta di un monitoraggio ad ampio spettro che misurerà, lo conferma pure A2A, tutte le emissioni della centrale elettrica. Da rilevare che da qualche tempo comunque la centrale funziona a regime ridotto per rispettare le indicazioni da parte del ministero dell’Ambiente che impongono alla centrale di funzionare emettendo emissioni come se fossero già installati gli impianti Denox (che consentiranno di abbattere le emissioni di ossidi d’azoto) che A2A ha in progetto di installare. Proprio qualche giorno fa è arrivata la comunicazione da parte dell’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito che «La Giunta regionale ha approvato una delibera che rappresenta l'ultimo passaggio per garantire la costruzione dei Denox». Manca ora soltanto il decreto di autorizzazione unica del ministero per chiudere l'iter amministrativo. (g.g.)
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