A2A, il ministero chiede i pareri sugli impianti Denox

Nuovo passaggio in direzione dell’autorizzazione all’installazione del “Denox” per la centrale termoelettrica di Monfalcone. Dal ministero dell’Ambiente è riapprodata la documentazione relativa alla procedura per la realizzazione degli impianti finalizzati all’abbattimento delle emissioni di ossidi di azoto dei due gruppi a carbone esistenti. Gli atti sono giunti in Comune, e l’iter coinvolge anche Provincia e Regione, chiamati ora ad esprimere le eventuali osservazioni. C’è tempo fino al 3 dicembre prossimo. Il tutto, a due mesi dall’approvazione in Consiglio comunale del progetto preliminare presentato da A2A per gli impianti di denitrificazione.
L’azienda confida di poter installare i “Denox” entro il 2015. E con un impianto ambientalizzato intende procedere alla richiesta di rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale, attualmente in scadenza nel 2017. «La procedura - ha spiegato il direttore generale dell’area tecnico-operativa del Gruppo A2A, ingegner Paolo Rossetti - anticipa le prescrizioni che a partire dal prossimo anno, imporranno l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili (cosiddette Bat, Bet Available Technology), volte alla prevenzione e al controllo dell’inquinamento degli ossidi di azoto. L’iter s’inquadra nell’ambito del processo relativo all’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per la centrale termoelettrica. L’azienda - ha aggiunto Rossetti - ha pronti i progetti per essere in grado di avviare rapidamente la realizzazione degli impianti, attraverso un’apposita gara di appalto, a fronte del via libera del ministero, che giungerà una volta raccolti i pareri degli enti pubblici coinvolti. Questo iter - ha concluso il dirigente di A2A - rappresenta un percorso necessario all’abbattimento delle emissioni, e va pertanto nella direzione del minore impatto ambientale avvalendosi di tecnologie d’avanguardia. L’investimento è sull’ordine di 25 milioni di euro, dopo che l’azienda aveva provveduto a realizzare il desolforatore, a fronte di oltre 40 milioni di euro».
Una procedura, dunque, utile anche a mantenere la produzione a carbone in futuro. Rossetti, infatti, a proposito del futuro della centrale, ha ribadito l’intenzione di richiedere il rinnovo dell’Aia, in virtù della scadenza prevista nel 2017 e dell’ambientalizzazione degli impianti in corso.
Aspetto, il rinnovo dell’Aia, che era stato ampiamente dibattuto in Consiglio comunale, attraverso un articolato confronto e prese di posizione, avendo alla fine espresso, assieme al “sì” al “Denox”, un netto “no” ad un futuro a carbone e ad altre fonti fossili per la centrale. In aula era peraltro emerso proprio il timore che l’installazione dei nuovi impianti di denitrificazione costituissero di fatto il primo passo volto al mantenimento del carbone.
Intanto, il sindaco Silvia Altran, da parte sua, ha espresso la volontà di illustrare in Consiglio lo sviluppo dell’iter: «Siamo di fronte alla prosecuzione del procedimento relativo all’installazione del “Denox” per la centrale - ha spiegato la Altran -. Si tratta di una fase prettamente tecnica. I nostri uffici, pertanto, elaboreranno le valutazioni di merito di natura giuridica e tecnica sulla bozza preparatoria inoltrataci dal ministero, al quale poi competerà la predisposizione di un’istruttoria. Solo a quel punto si giungerà alla stesura definitiva del documento sul quale saranno espressi i pareri degli enti locali. Anche per questa fase tecnica, intendo comunque tenere informato il Consiglio comunale».
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