Abenante: «Lavoriamo per avviare collaborazioni tra via Alviano e la Cina»

Obiettivo internazionalizzazione, con un occhio di riguardo all’Asia e, in particolare, alla Cina. Giudicandolo un terreno cruciale per qualunque ateneo e, certamente, per gli insegnamenti che riguardano Gorizia, è quanto, in sintesi, si propone Diego Abenante, da poco coordinatore del corso di laurea triennale in Scienze internazionali e diplomatiche (Sid) nonché del corso di laurea magistrale in Diplomazia e cooperazione internazionale.
Partono già da quest’anno tre nuovi accordi per studenti che vogliono sostenere esami e preparare la tesi all’estero. Sono stati stipulati con l’Universidad de Congreso di Mendoza (Argentina), con l’università di Beirut (Libano) e con l’università di Amman (Giordania). «Stiamo lavorando anche per stringere collaborazioni con atenei della Cina - afferma Abenante -. Più nel dettaglio, teniamo a sviluppare ulteriormente un accordo con l’università di Nanchino. Già in agosto parte una Summer School che permetterà a 5 nostri studenti della laurea magistrale di recarsi appunto a Nanchino per seguire dei corsi». Non è tutto. Abenante ha intenzione di sviluppare ulteriormente i corsi di lingua cinese a Gorizia (lo scorso anno, di corsi di cinese ce n’era uno solo), oltre a incrementare gli insegnamenti di storia moderna e contemporanea della Cina. «Dobbiamo fornire sempre più opportunità all’estero per i nostri studenti, favorendone la mobilità in altri Paesi, ma, al tempo stesso, dobbiamo sempre più attrarre studenti stranieri - dice ancora il coordinatore del Sid -. La mobilità internazionale dei corsi di Gorizia, oggi prevalentemente legata ai progetti Erasmus, è già di buon livello. Però va fatto di più». Non solo Cina, e non solo Asia, comunque.
«Per cercare di attrarre più studenti dall’estero ho intenzione di potenziare l’offerta didattica in inglese - prosegue Abenante -. Anche in questo caso direi che partiamo da un livello buono, visto che il corso magistrale in diplomazia e cooperazione internazionale oggi ha 7 insegnamenti totalmente in inglese ma l’intenzione, appunto, è di potenziarli, cercando, a livello magistrale, non triennale, di aprire un intero percorso in lingua inglese».
Ancora, Abenante sta sondando la possibilità di un cosiddetto double degree, di modo che il diploma di laurea assegnato a Gorizia valga anche per un’università estera. Per ottenerlo, lo studente, oltre che seguire i corsi di Gorizia dovrebbe, se il progetto si concretizzasse, seguire anche quelli dell’ateneo straniero di riferimento per il double degree.
Ogni anno si iscrivono circa 120 nuovi studenti al corso di laurea triennale in Scienze internazionali e diplomatiche e 30 a quello magistrale in Diplomazia e cooperazione internazionale. Le provenienze sono varie. Di certo, sono maggiori quelle degli studenti del Nord Italia rispetto a quelle del Centro e del Sud. Accanto a queste, ci sono presenze costanti di studenti che vengono dall’Europa dell’Est: Slovenia, Croazia, per esempio, ma anche Albania e Romania. «Inoltre, tramite scambi e borse di studio, abbiamo pure una presenza costante, anche se non elevata in termini numerici, di studenti da Paesi africani e, comunque, extraeuropei», dice Abenante, portando ad esempio il caso di uno studente pakistano che si era iscritto alla magistrale dopo un percorso piuttosto complicato: «È giunto da noi come rifugiato e credo che ora abbia finito il suo percorso universitario», racconta il coordinatore del Sid. —
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