Accordo in extremis per Ideal Standard. Scongiurati i licenziamenti

L’intesa raggiunta a Roma dopo 10 ore di trattative. Stop alla procedura di mobilità. Cig fino al 31 ottobre

Trovato in extremis l’accordo al ministero del Lavoro per scongiurare il licenziamento dei 399 dipendenti dello stabilimento Ideal Standard di Orcenico di Zoppola. L'intesa è stata sottoscritta dopo oltre dieci ore di trattative ininterrotte, cui ha partecipato anche la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ha annunciato l'accordo con questo tweet:

L’accordo prevede la cassa integrazione in deroga con decorrenza 1 giugno-31 ottobre. È stata, inoltre, manifestata la piena disponibilità del governo a prolungare la medesima cassa in deroga fino al 31 dicembre in presenza di «significativi passi avanti» nel subentro di nuovi soggetti nella gestione della stabilimento. Tra le misure che saranno adottate, c'è la chiusura della procedura di mobilità con esodo volontario incentivato. Confermati anche gli accordi sottoscritti al Mise lo scorso maggio sui processi di reindustrializzazione e attivazione di nuove attività.

Soddisfatto l’assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti: «Un risultato che premia l'impegno concorde di tutte le istituzioni - ha affermato in serata -. Si è trattato di un percorso faticoso che sembrava giunto a un vicolo cieco e anche durante la lunga trattativa odierna ha visto momenti critici. Credo vada messo in evidenza lo sforzo istituzionale di stabilire, pur in una situazione di crisi generale, delle regole di coerenza che hanno permesso di discutere in modo anche aspro, ma di giungere a una soluzione concordata».

«Questo è un grande risultato - ha commentato Franco Rizzo, segretario regionale Fvg della Cisl Chimici - e lo si deve a sindacati e istituzioni che sono stati uniti e compatti fino alla fine. Oggi abbiamo fatto un passo importante, ma adesso bisogna lavorare per completare il salvataggio e dare un futuro al sito di Orcenico di Zoppola (Pordenone). Dobbiamo dare atto all'azienda - ha concluso - di essere tornata sui propri passi e di aver garantito una possibilità di ripresa del sito produttivo, dando speranze concrete a 400 famiglie».

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