Acli, convegno con Englaro e Scotti sul tema del fine vita

“Fine vita: testimonianze a confronto”: è il titolo dell’incontro promosso dalle Acli provinciali. L’appuntamento è fissato per le 18 di giovedì 30 novembre al Kulturni dom. Interverranno l’onorevole...
“Fine vita: testimonianze a confronto”: è il titolo dell’incontro promosso dalle Acli provinciali. L’appuntamento è fissato per le 18 di giovedì 30 novembre al Kulturni dom. Interverranno l’onorevole Paola Binetti; Beppino Englaro (padre di Eluana); don Pierluigi Di Piazza, presidente del centro Balducci; Nadia Scotti, presidente dell’associazione “Oltre. . . per rivivere”; Stefano Tassinari, presidente nazionale delle Acli. A fare gli onori di casa interverrà Silvia Paoletti, presidente delle Acli provinciali e organizzatrice dell’evento che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Gorizia. Modererà la serata Francesco Fain, giornalista de “Il Piccolo”.


Decidere quando mettere fine alla propria vita per far cessare ogni sofferenza è una battaglia che nel Belpaese va avanti da parecchi anni e che è stata combattuta da tanti prima di Loris e Fabo. A partire da Piergiorgio Welby, che ha vinto la sua lotta il giorno in cui è morto: il 20 dicembre 2006 Welby, attivista, giornalista e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, con l’aiuto del medico anestesista Mario Riccio e di familiari e amici, scelse di interrompere le cure e di spegnere il respiratore che lo teneva in vita, immobilizzato a letto a causa della distrofia muscolare. Tuttavia è nel 2009, con il caso Eluana Englaro, che l’opinione pubblica italiana si spacca in due. Eluana ha 20 anni quando, il 18 gennaio 1992, dopo un brutto incidente d’auto, entra in “stato vegetativo permanente”, condizione che le impedisce relazioni con il mondo esterno. Giace immobile in una clinica di Lecco alimentata con un sondino nasogastrico. Da allora il suo tutore è il padre, Beppino Englaro, che si impegna in una lotta senza quartiere per fare in modo che sia rispettata la libertà di sua figlia. Eluana, sostengono allora i genitori, aveva detto che non avrebbe voluto proseguire i suoi giorni se fosse capitata in una circostanza del genere. Ed è stata proprio la convinzione che sua figlia non avrebbe voluto continuare a vivere in stato di incoscienza a spingere Beppino Englaro a intraprendere una lunga battaglia legale: Eluana muore il 9 febbraio 2009 per disidratazione a seguito dell’interruzione della nutrizione artificiale.


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