Addio a Carpani Il triestino che s’inventò la piastrella

«È strano che non ci sia più. Tutti lo consideravano ormai immortale. E quella sua somiglianza con Kennedy con cui ha sempre giocato molto...». Serena Carpani parla del padre Giovanni, scomparso a 90 anni, l’anima della ditta Carpani di viale XX Settembre che a Trieste ha fatto la storia della piastrella. La ditta Carpani, fondata il 6 novembre 1934 dal patrigno Angelo Carpani, ha ricevuto di recente il titolo di “locale storico”. È stato Giovanni, nato nel 1923, a farla decollare, da una rivendita di caminetti al tempio della piastrella e del design gestito ora dalla figlia Serena. «Un grande successo imprenditoriale - spiega - Mio padre mi ha trasmesso il suo grande entusiasmo verso il bello e il nuovo. Ha coltivato il suo rapporto con molti artisti, da Perizi a Celiberti a Rosignano. Ha sempre perseguito l’innovazione come ricerca della bellezza. Aveva creato i concorsi con la scuola d’arte “Nordio”. Ricordo un lavoro fatto al cantiere Felszegi: una piscina in mosaico per una motonave su disegno dell’artista Miela Reina di cui era amico. Un’esposizione persino a Mosca. Ha lavorato con tutte le imprese più importanti di Trieste. Un personaggio. Uno sportivo. Era molto amico di Nino Benvenuti. Ancora adesso, a novant’anni, aveva una visione del futuro. Si era persino fatto un profilo su Facebook».
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