Auto cappottata a Gradisca, ennesimo incidente in viale Trieste
L’impatto è stato pesante, tanto che il rumore ha svegliato diversi residenti della zona, alcuni dei quali hanno temuto addirittura il crollo di un edificio. È il terzo incidente registrato in pochi giorni, circa una ventina, sulla stessa arteria

Un nuovo sinistro, fortunatamente senza conseguenze gravi, riporta per l’ennesima volta in auge il tema della pericolosità di viale Trieste. L’incidente si è verificato poco dopo le 6 del mattino, domenica 4 maggio, all’altezza dell’ex trattoria Paradise, quando, per cause ancora in corso di accertamento, una Opel condotta da una giovane donna è improvvisamente uscita dalla carreggiata, urtando violentemente una vettura in sosta e capottandosi pericolosamente.
L’impatto è stato pesante, tanto che il rumore ha svegliato diversi residenti della zona, alcuni dei quali hanno temuto addirittura il crollo di un edificio.
Stando alle prime ricostruzioni, la vettura colpita avrebbe attutito la corsa della Opel, evitando conseguenze peggiori per cose o persone nelle immediate vicinanze. Si ipotizza che la giovane conducente possa aver avuto un colpo di sonno. È uscita illesa dall’abitacolo ma è stata comunque condotta per accertamenti al Pronto Soccorso del nosocomio di Gorizia. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con ambulanza e automedica dal vicino Poliambulatorio di via Fleming, i carabinieri della Compagnia di Gradisca e i Vigili del fuoco, questi ultimi in via precauzionale.
È il terzo incidente registrato in pochi giorni, circa una ventina, sulla stessa arteria. Alcuni degli episodi più recenti hanno coinvolto più di una vettura e hanno provocato danni ingenti.
Negli anni, viale Trieste ha visto un campionario di sinistri tra i più vari: pedoni investiti, collisioni tra auto e motocicli, frontali, ribaltamenti con vetture finite contro recinzioni, nei cortili o addirittura negli orti. Ci sono stati tamponamenti, urti contro i dissuasori in cemento all’altezza del supermercato e del condominio di via Garzonio, e persino incidenti con autobus di linea. C'è chi si è visto travolgere la propria auto parcheggiata in più di un'occasione.Con una media di oltre mille veicoli all’ora, il lungo rettilineo che collega il centro alla statale per Gorizia invita spesso a correre, ma anche a distrarsi.
La visibilità laterale, compromessa dalle auto in sosta, non aiuta. Il Comune e Fvg Strade hanno cercato negli anni di intervenire con misure di sicurezza: sono stati installati attraversamenti luminosi “intelligenti” per i pedoni e, più di recente, posizionati i box per il telelaser, richiesti anche da una raccolta firme nel 2021.Ma la soluzione più radicale – da tempo evocata ma mai realizzata – resta la trasformazione in senso slow di viale Trieste: restringimento della carreggiata, eliminazione di una fila di parcheggi e creazione di una corsia ciclopedonale. Un progetto suggestivo, ma fermo al palo. Nel frattempo, la “maledizione” della principale via d’accesso a Gradisca continua. E forse è davvero arrivato il momento di fare sul serio.
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