Addio a Graziella Gialanella Donna di valori e cultura

l’ultimo SALUTO
Da Roma a Gorizia, ha superato le distanze in queste ore il cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Graziella Gialanella. Perché proprio la Capitale e il capoluogo isontino sono state le città della sua vita. Graziella era nata a Roma il 5 settembre del 1939, ed è mancata venerdì scorso sempre nella “città eterna”, dove tornava spesso. Aveva 79 anni.
La donna abitava però a Gorizia dal lontano 1977, ed era sposata con Mario Gialanella, notaio proprio in città oltre che a Palmanova, e in pensione. Lascia anche due figli: Luca, giornalista della Gazzetta dello Sport a Milano, e Cristina, funzionario all’Agenzia delle entrate di Pordenone. Se oggi le sue città e, ovviamente, le comunità che le vivono piangono la scomparsa di Graziella, è perché nel corso della sua vita ha saputo lasciare un segno profondo in chi l’ha conosciuta. Sempre impegnata a favore degli altri, senza mai farlo pesare, è stata catechista nella parrocchia di San Giovanni di Dio e San Giusto negli anni di don Valle e don Battista. Ha insegnato il valore del rispetto e dell’amore per il prossimo. E l’ultimo dono sono state le sue cornee.
Innamorata della cultura e dei libri, in particolar modo di fantascienza e storia, si era laureata nel 2006 in Storia medievale all’università di Trieste, con una tesi sul lutto nel Medioevo. Di cui andava estremamente fiera. Ma il suo orgoglio erano soprattutto i tre nipoti, Chiara, Claudia e Matteo, che sin da piccoli aveva cresciuto a Gorizia e sulla spiaggia di Grado, e per i quali era insostituibile punto di riferimento.
L’ultimo saluto a Graziella Gialanella verrà dato domani alle 11 nella chiesa di San Giovanni di Dio e San Giusto. —
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