Addio a Mirna Kirac Drabeni: ridisegnò molti “angoli” di Trieste

L’architetto di origine istriana aveva studiato a Zagabria e Venezia Le sue ceneri saranno disperse nelle acque dell’Adriatico 

il lutto



Alcuni giorni fa si è spenta l’architetto Mirna Kirac Drabeni, nata in Istria nel 1951, laureata alla Facoltà di architettura di Zagabria e allo Iuav di Venezia. Rimangono per fortuna le sue opere: un curriculum densissimo, nel campo della pianificazione territoriale e urbanistica, dell’edilizia residenziale, direzionale, industriale, dell’arredo urbano, dell’architettura d’interni e del restauro architettonico. Progetti con cui aveva partecipato a mostre in Italia e all’estero, da Parigi e Monaco a Vienna e Venezia, da Bologna a Milano, operando anche in forma associata con altri studi, tra cui quelli di Boris Podrecca, di Luciano Semerani e Gigetta Tamaro. Con quest’ultima e altri colleghi aveva progettato per esempio la sistemazione di piazza Sant’Antonio, l’arredo urbano di Trieste, la pavimentazione della piazza centrale di Muggia, il Piano paesistico della costiera triestina e partecipato a vari concorsi. «Una persona luminosa come i suoi occhi, leale, seria, aperta», ricorda Semerani.

«Un’ottima collaboratrice, con cui era un gran piacere lavorare, aveva un senso innato dell’architettura, dello spazio e della combinazione delle diverse funzioni», rammenta Podrecca da Vienna, dove ha uno studio importante. «Non era un architetto à la mode, aveva un senso etico del lavoro, la sua era sempre un’architettura sociale e in cantiere era molto ferma, cosa non facile in quell’ambiente duro. Nel lavoro però era dolce». «Abbiamo lavorato in gruppo per il waterfront di Trieste - prosegue Podrecca - ricevendo un premio alla Biennale di Venezia e un altro, “Il principe e l’architetto”, dal sindaco di Milano: avevamo ideato una grande passeggiata urbana con i garage sott’acqua, per evidenziare Trieste quale cerniera mercantile e culturale fra il mondo mediterraneo e le Prealpi che guardano al Nord europeo». «In gruppo con Mirna - continua il professionista sloveno - abbiamo poi costruito un piccolo quartiere di abitazioni a Barcola e realizzato la riqualificazione di piazza Vittorio Veneto. A Bologna abbiamo lavorato sulla centralissima via dell’Indipendenza». Le ceneri di Mirna Drabeni saranno disperse in quel mare Adriatico che amava tanto. —





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