Addio a Nessi, storico patron del Bragozzo

Se n’è andato in silenzio, dopo una vita in cui difficilmente non aveva avuto l’ultima parola. Giorgio Nessi, storico gestore del “Bragozzo” sulle Rive è morto l’altro giorno. Era malato da tempo,...
Lasorte Trieste 17 11 04 - Interviste Fumo - Giorgio Nessi - Il Bragozzo
Lasorte Trieste 17 11 04 - Interviste Fumo - Giorgio Nessi - Il Bragozzo

Se n’è andato in silenzio, dopo una vita in cui difficilmente non aveva avuto l’ultima parola. Giorgio Nessi, storico gestore del “Bragozzo” sulle Rive è morto l’altro giorno.

Era malato da tempo, ma la notizia ha sorpreso tutto il comparto della ristorazione. Dopo l’abbandono della sua creatura, Nessi si era ritirato a vita privata, con qualche apparizione di cortesia nel locale del nipote Renato Tugliach, il “C’era una volta” di piazzale Giarizzole.

Con la sola forza del lavoro, nell’arco di un trentennio, Nessi aveva portato il suo locale a buoni livelli. Le sue spadellate di spaghetti e pesce, i suoi piatti mai banali gli avevano guadagnato una clientela affezionata. Ma erano altri anni, con i soldi che scorrevano facili. Alle prime avvisaglie della crisi, si era fatto da parte, e il Bragozzo aveva anche vissuto una parentesi da “churrascheria”, prima di tornare ad essere locale di pesce.

Una curiosità: in anni da calcio eroico, con i procuratori neanche all’orizzonte, pare sia stato lui a favorire il passaggio del nipote Renato dalla Triestina all’Avellino, allora in serie A. (f.b.)

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