Addio all’imprenditore Pesle appassionato di vela e nautica

la storia
È scomparso all’età di 83 anni Lucio Pesle, imprenditore conosciuto a livello internazionale nel settore delle vernici antivegetative prodotte per le imbarcazioni da diporto.
Pesle era noto in città anche per l’ultra-sessantennale impegno velico, che lo aveva visto socio dell’Adriaco, vincitore di numerose competizioni tra cui la seconda edizione della Barcolana nella quale si impose con “Marie”, progettata dal designer Carlo Sciarrelli. A sua volta progettista di barche egli stesso, le sue realizzazioni conseguirono buoni risultati nelle manifestazioni cui parteciparono. Dal punto di vista imprenditoriale, Pesle, che si era laureato in chimica industriale nell’Università triestina, fondò la sua azienda nel 1982, chiamandola Rosandra. Dieci anni più tardi, in seguito alla crescita della giovane realtà, ne spostò la sede nella zona industriale di Valle Noghere, dove acquistò dall’Ezit 7.500 metri quadrati. E cambiò la denominazione in Marlin Yacht Paint: smalti, protettivi, anti-corrosivi, primers, stucco epodossico... Prodotto di punta, nell’ambito delle vernici antivegetative, era comunque risultata “Velox Plus”, molto esportata e ritenuta una delle più efficaci sul mercato per prevenire problemi alle eliche delle imbarcazioni.
Già nel ’97 la Marlin di Pesle fu una delle prime aziende a proporre un’antivegetativa senza biocidi a base di silicone destinato al mercato della nautica. Nel 2008 venne introdotto Idron, antivegetativa a base di acqua senza solventi, di minore impatto ambientale. Quattro anni dopo lancia un altro prodotto senza rame dedicato alla protezione dei trasduttori di ecoscandagli. A coadiuvarlo la moglie Sandra Cosulich, attiva nell’associazionismo imprenditoriale e negli organi della Fondazione CrT, e il figlio Matteo. Una curiosità: una trentina di anni fa, Pesle, insieme all’amico ex calciatore Giovanni Di Davide, fu precursore nell’inventare la bomboletta spray, con la quale oggi gli arbitri di calcio segnano sul campo il luogo da cui battere le punizioni e la corretta distanza della barriera. Pesle chiamò il prodotto “Tempo Marker” e lo brevettò. Andò anche a Bassano del Grappa per presentarlo a Luigi Agnolin, nome illustre della categoria arbitrale. Ma i tempi non erano ancora maturi. —
MAGR
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