Addio al bimbo dei grissini. La foto simbolo di Roberto Bonazza che racconta un’epoca
Se ne è andato a 71 anni Roberto Bonazza. Il suo ritratto campeggiava dietro la cassa nello storico panificio di famiglia in via Carducci a Trieste

Ci sono generazioni cresciute a Trieste sgranocchiando i grissini Roby, uno dei prodotti di punta del panificio Bonazza che aveva sede in via Carducci, con altri punti vendita in città.
Per pubblicizzare quei famosi grissini, la famiglia Bonazza aveva creato un’immagine che era diventata simbolo di quel bar-panetteria, che ritraeva un bambino con occhi azzurri e riccioli biondi seduto in mezzo a una cascata di grissini.
Quel bimbo era Roberto Bonazza, che, dopo aver vissuto una vita “a tutto gas” direbbe lui, amante delle moto e nello specifico della motocross, se ne è andato pochi giorni fa, a 71 anni.

Quella sua immagine resta l’emblema di una Trieste che non c’è più, di una famiglia che producendo pane e pasticcini aveva creato, a partire dalla metà degli anni Quaranta, un piccolo impero.
Il loro punto vendita di via Carducci – chiuso alla fine degli anni Ottanta – era uno dei punti di riferimento della città non solo per comperare prodotti da forno, ma anche come locale dove incontrarsi per mangiare una crema carsolina.
Roberto era cresciuto in quel contesto, in una famiglia, quelle della Trieste bene di allora, che lo trattava come un piccolo principe, consentendogli di coltivare grandi passioni. Quella per le moto in primis, che lo aveva visto trionfare in diverse competizioni.

Quella sua immagine da piccino ritratto allora in mezzo ai grissini, era riprodotta in una grande gigantografia all’interno della rivendita e poi ripresa sui sacchetti del pane e sul pulmino che portava i prodotti Bonazza in mezza città. Chiusa l’azienda di famiglia, Roberto negli anni aveva aperto una concessionaria di moto in via Oriani e poi, assieme alla moglie, un panificio in via Ginnastica.
Dopo una parentesi come rappresentate di vini, era andato in pensione. «Una persona autentica – lo ricorda Andrea Dell’Antonio, amico fin dalla giovinezza di Roberto – padre modello, persona che credeva nell’amicizia e non si tirava mai indietro quando a qualcuno serviva un aiuto». Roberto Bonazza lascia la moglie e due figli. —
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