Addio cattivi odori Adeguato l’impianto di compostaggio

di Francesco Fain
MORARO
C’erano giornate, soprattutto d’estate, in cui l’aria diventava irrespirabile. Le procedure di realizzazione del compost comportavano, infatti, l’emissione di odori nauseabondi che, a turno, facevano imbestialire i cittadini di Moraro, Corona, Mariano del Friuli, San Lorenzo Isontino. Finalmente, si può parlare di questo problema con il verbo coniugato al passato perché Iris comunica che tutto è stato risolto. «Sì, c’era questo problema che abbiamo provveduto a sanare con una serie di interventi strutturali», comunica il presidente di Iris, Armando Querin. Altro non dice perché, molto probabilmente, maggiori dettagli saranno “svelati” venerdì mattina quando è prevista una conferenza stampa in cui si parlerà di questo e di molto altro. Nei paesi che si trovano nelle vicinanze dell’impianto incrociano le dita e si augurano che la prossima possa essere davvero l’estate della svolta. Ne hanno le tasche piene di quella puzza che rendeva difficile la convivenza con l’impianto, realizzato sulle ceneri di quello che fu l’inceneritore di Moraro.
Piccola
cronistoria
«L’impianto doveva essere adeguato - rammenta l’assessore provinciale all’Ambiente, Mara Cernic -. Come Provincia avevamo anche fatto una diffida all’azienda affinché procedesse in tempi brevi a questi lavori. Ambiente Newco ha presentato il suo piano che prevedeva la chiusura dei capannoni su tutti i lati, l’aspirazione degli odori e l’installazione di un bio-filtro. A quanto mi consta, i lavori sono fatti e finiti: dovrebbe essere tutto a posto».
Mara Cernic va oltre e sottolinea che, in ogni caso, la prova del nove la si avrà l’estate prossima. «Nei mesi invernali il problema non esiste. Vedremo con il caldo e l’afa se cambieranno le cose come tutti ci auguriamo».
La Provincia, lo ricordiamo, fece la sua parte e ritagliò su misura il progetto “Microhabitat”, compensando i cittadini di Mariano del Friuli per quei odori nauseabondi. Ma si rivelò quasi immediatamente necessario un intervento di adeguamento dell’impianto per abbattere quel forte dorore. Intervento che, a sentire sia Querin che Mara Cernic, è stato portato a termine.
Il dettaglio
dell’intervento
I lavori hanno riguardato in principal modo l’area di maturazione, cioè l’area coperta dove il compost, appena uscito dalle linee di bio-ossidazione accelerata, viene steso, rivoltato ed arieggiato per 60 giorni. Per eliminare il pericolo di odori molesti, l’area, già parzialmente confinata, è stata totalmente chiusa con tamponamenti fissi e/o mobili posizionati su tutto il suo perimetro mentre un nuovo impianto creerà una depressione tale da estrarre l’aria da questo ambiente convogliandola verso un nuovo bio-fitro.
L’impianto di compostaggio, pertanto, può ora disporre di due sistemi separati di estrazione e trattamento delle diverse atmosfere che si generano nei due ambienti di processo diretto e di maturazione: il bio-filtro già esistente e in uso da sempre per il trattamento degli odori dell’area di fermentazione e il nuovo bio-filtro che minimizzerà ulteriormente il rischio di fuoriuscita di esalazioni sgradevoli. Il valore complessivo dei due interventi è di circa 383mila euro.
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