Addio inquinamento nel torrente Corno Cinque ditte si contendono il maxi-appalto

Offerte anche da Torino e Roma. Sul piatto 15 milioni di euro. L’assessore Bellan: «Spariranno le emissioni maleodoranti»
Bumbaca Gorizia 23_11_2017 Torrente Corno © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23_11_2017 Torrente Corno © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Da Perugia. Ma anche da Torino e Roma. Sono cinque le offerte pervenute per i maxi-lavori di riqualificazione idraulica del torrente Corno. Il Comune, infatti, ha aperto la procedura con valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e ha nominato la commissione incaricata della valutazione delle offerte. «Siamo in gara», ufficializza Alessandro De Luisa, dirigente del settore Lavori pubblici.

Sul tavolo 14 milioni 910.181,99 euro più Iva per uno degli interventi, in assoluto, più importanti economicamente in programma a Gorizia. Ma entriamo nel dettaglio delle offerte che sono state presentate da “Anese srl” di Concordia Sagittaria, “Cec” (Consorzio stabile europeo costruttori società consortile arl) di Perugia, “Cogesis” di Torino, “Compat scarl” di Roma e “Icop spa” di Basiliano.

La documentazione è risultata tutta regolare per cui tutte le imprese possono essere ammesse alle fasi successive consistenti nella valutazione tecnica e economica delle offerte. Contestualmente è stata nominata, come dicevamo, la commissione di gara per l’affidamento dell’appalto che risulta essere composta dagli ingegneri Gustavo Zandanel (funzionario assegnato al Servizio logistica e servizi generali della direzione centrale autonomie locali della Regione); Flavio Gabrielcig (direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti alla Direzione centrale ambiente ed energia); Nicola Comuzzi (funzionario tecnico di Fvg strade) e dal dottor Michele Sersale (funzionario amministrativo del Settore servizi tecnici per lo sviluppo del territorio) che sarà segretario verbalizzante e senza diritto di voto. Zandanel, Comuzzi e Gabrielcig otterranno un compenso di 2 mila euro.

Quattro sono gli obiettivi che si pone il maxi-progetto milionario: innanzitutto, la messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Gorizia nei confronti di possibili esondazioni del Corno provenienti dal territorio sloveno. In seconda battuta, il risanamento igienico del torrente mediante l’eliminazione degli apporti di acque nere sia in territorio sloveno sia italiano, grazie anche al fatto che la Slovenia ha realizzato il depuratore delle acque reflue dell’abitato di Nova Gorica. A Gorizia, invece, si procederà con il rifacimento delle condutture della fognatura nera che si sviluppano lungo il Corno e sono collegate alla rete del depuratore di Gorizia. Terzo punto: la riqualificazione naturalistico-ambientale del parco della Valletta nel cuore della città con indubbi vantaggi per la qualità dell’ambiente e con la riqualificazione paesaggistica di un settore urbano oggi trascurato e poco utilizzato.

«Infine, la conseguente eliminazione delle emissioni maleodoranti attualmente percepibili nelle vicinanze dei tratti aperti del torrente, con indubbio miglioramento della qualità della vita per i residenti in un ampio settore della città», spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Arianna Bellan. Non solo. Il collettore esistente che va dal confine di Stato fino all’area della Valletta è costituito, com’è ampiamente noto, da un arco in calcestruzzo non armato il cui funzionamento strutturale si basa interamente sulla capacità dell’arco stesso di assorbire gli sforzi esterni per compressione. Si prevede di effettuare una pulizia della volta mediante idrolavaggio a media/alta pressione per eliminare tutte le parti non aderenti e favorire l’apertura dei pori sul calcestruzzo. «Quindi - conclude Bellan - si interverrà sulle lesioni e crepe mediante microdemolizione per rimuovere le parti fessurate ed instabili». Insomma, in parole più semplici, si procederà al consolidamento della struttura di copertura, che oggi versa in pessime condizioni. —



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