Adeguamento della Galupin con 7 mila euro dal Comune

Accolta la richiesta presentata dall’ex parroco don Zanetti, la giunta Furlan contribuisce ai lavori di ammodernamento della sala di piazza Candussi 
Bumbaca Gorizia 12.06.2015 Romans incontro su profughi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.06.2015 Romans incontro su profughi Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Sette mila euro per la sala “Galupin”. La giunta comunale di Romans d’Isonzo ha deciso di fare propria la richiesta che l’ex parroco aveva avanzato il 30 agosto scorso. Don Flavio Zanetti aveva chiesto all’amministrazione Furlan un sostegno per far fronte agli urgenti ed improrogabili lavori di adeguamento della sala auditorium “Mons. Galupin” quantificati in una spesa complessiva di 50 mila euro.

Nel sottolineare che tale spazio è l’unico in paese di capienza tale da poter ospitare concerti o spettacoli teatrali, e che comunque è l’unico con una capienza di oltre 200 persone del quale usufruiscono periodicamente l’ente, le scuole e diverse associazioni del territorio, la giunta ha stabilito di sostenere la spesa con un contributo di 7 mila euro. La sala parrocchiale di piazza Candussi, dedicata al compianto ex parroco del paese, per ben 35 anni, monsignor Ernesto Galupin venne inaugurata domenica 13 novembre 1983, alla presenza dell’ arcivescovo monsignor Antonio Vitale Bommarco e del sindaco Eddi Petruz.

Il nuovo centro parrocchiale sorse al posto della vecchia sala teatrale che confinava con il campo ricreativo san Sebastiano. La realizzazione della struttura fu voluta dall’allora parroco mons. Adelchi Cabass che, nel momento dell’inaugurazione, fece presente: «Abbiamo fatto tutto con quello che i nostri padri ci hanno lasciato, alienando parte dell’ingente patrimonio della chiesa di Romans. Così si sono trasformati i beni ecclesiali in un servizio di cui la comunità parrocchiale sentiva il bisogno. Ma la nuova struttura – aggiunse – servirà anche al paese di Romans per una crescita sociale e civile, perché oggi la gente ha bisogno di incontrarsi, di parlarsi e capirsi». Fu buon profeta mons. Cabass, sapendo che da allora la sala “Galupin” ha ospitato e continua ad ospitare gran parte delle iniziative che si tengono in paese, anche se la recente ristrutturazione di Casa Candussi – Pasiani ha mitigato il bisogno di spazi aggregativi. —



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