Affitto troppo elevato Moscardino e Wine Cafè diventano un unico locale

Il ristorante e l’enoteca si sono fusi per abbattere le spese di gestione e anche “L’aquila nera” ha cambiato location
Bumbaca Gorizia 15.02.2019 Wine bar trasferito © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.02.2019 Wine bar trasferito © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Alcuni avranno sicuramente notato che da alcuni giorni il Wine Cafè Piazza Grande, uno dei bar più frequentati di piazza Vittoria, non è più al suo posto. Su una veranda abbassata è spuntato infatti un cartello che annuncia il trasferimento del locale nel vicino ristorante di pesce “Moscardino bistrot” a partire da febbraio. L’insegna scrive anche “non solo ristorante”, senza entrare troppo nei particolari. I dettagli – si legge ancora nel cartello – insieme alle novità sono da scoprire sui social alle pagine di Facebook e Instagram che ci riportano a “Moscardino Bistrot”. Visto che la stampa non si fida del web, chiamiamo il titolare del Wine Cafè Piazza Grande, Giorgio, per farci spiegare meglio l’iniziativa che sembra, a prima vista, un’interessante sinergia per rafforzare due diverse idee imprenditoriali. Nasce così “Il bistrot del Moscardino”. «Dalla scorsa domenica ci siamo spostati. L’idea di fondo è di ridurre le spese», racconta il titolare del Wine cafè che aggiunge: «Sicuramente il Moscardino Bistrot è un ristorante molto grande ed è difficile riempirlo tutto. Abbiamo pensato di sistemare l’enoteca nella sala all’ingresso. In questo modo viene ottimizzato tutto. Dietro poi se uno vuole trova il ristorante. Il posto inoltre è mio». E qui entra in gioco il capitolo economico, importantissimo sempre in un’ottica aziendale ma ancora di più quando si tratta delle attività nel centro storico goriziano, non sempre foriero di grandi guadagni. «Risparmio così 5-6000 euro al mese. Le spese dall’altra parte erano altissime, la previsione è che con la nuova soluzione vengano dimezzate. L’affitto aveva un costo esorbitante: non siamo in piazza Duomo a Milano. Per 60 metri quadri 2.500 euro di affitto», fa notare l’imprenditore. La stessa cifra che probabilmente si sono rifiutati di pagare i gestori della precedente enoteca i quali hanno preferito spostare la loro attività vicino al Duomo - il nostro -, quello in corte Sant’Ilario.

Una considerazione, quella degli affitti troppo alti, che accomuna tanti esercenti goriziani stritolati da richieste che mal si adattano, ormai, al contesto goriziano. Cifre da grandi città, secondo molti, per pochi metri quadri di attività commerciale. «Avrei dovuto farlo due anni fa quando ha aperto il ristorante, avrei risparmiato un sacco di soldi», aggiunge ancora Giorgio. Entriamo quindi nello specifico della nuova offerta per il pubblico. «L’idea mi sembra molto buona anche perché adesso abbiamo la cucina del ristorante a disposizione dell’enoteca per preparare i fritti, gli stuzzichini, il baccalà mantecato, le sarde in savor. Credo sia un’interessante proposta».

A spostarsi, ultimamente, ci hanno pensato anche altri in città. E in piazza Vittoria, sempre sul fronte dei cambiamenti positivi, si trova dislocata qualche metro più in là di prima anche la birreria “L’aquila nera”, quasi di fronte al Moscardino. Il nuovo spazio è più grande e confortevole e forse convincerà la clientela a tornare più volentieri. L’insegna parla anche qui di più prodotti insieme allo stesso tempo: “Coffee, beer and wine”. Così la scelta è più ampia e si toglie più di un dubbio agli avventori indecisi dei tanti bar della piazza. –



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