Ancora violenza al Csm della Maddalena: aggredito un infermiere, ha una vertebra lesionata
Ennesimo episodio di aggressione a un operatore sanitario al Centro di salute mentale di Trieste

Un’altra aggressione, nel Centro di salute mentale della Maddalena. A farne le spese, un infermiere, che è stato aggredito e gettato a terra, riportando la frattura di una vertebra.
Il sanitario, dopo essere stato aggredito, si è rivolto al Pronto soccorso, dove è stato sottoposto a una serie di esami diagnostici dai quali è appunto emersa la lesione alla vertebra.
Secondi i sindacati Fials, Cgil, Silp e Sap si tratta di un «episodio di violenza molto grave», l’ennesimo denunciato dalle sigle in particolare negli ultimi tempi, soprattutto nel Csm della Maddalena. Sono gli stessi sindacati a ribadire che ora diventa ancor più importante la richiesta che congiuntamente Fials, Cgil, Silp e Sap hanno inviato di recente al prefetto, questore e Direzione dell’Asugi. «Ci domandiamo: nessuno può fare qualcosa per evitare che i malintenzionati possano agire liberamente e facciano del male al personale?», è la domanda che si pongono i rappresentanti dei lavoratori, i più esposti a tali episodi di violenza.
Alcuni giorni fa i sindacati avevano appunto indetto una conferenza stampa per rendere noto di aver chiesto al prefetto, al questore e ai vertici di Asugi di convocare un tavolo sul tema della sicurezza, a tutela degli operatori sanitari e delle forze di Polizia.
L’obiettivo, era stato spiegato, è quello di creare un protocollo attraverso il quale rendere più fluido e lineare il coordinamento delle figure sanitarie e le forze di polizia che intervengono in tali contesti di emergenza. Il tutto «per garantire la massima efficienza e l’incolumità degli operatori coinvolti nell’intervento».
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