Al manuale di Simonit sulla potatura delle viti va il premio Oiv 2018

cormons
Nuovo, prestigiosissimo riconoscimento per il preparatore delle vigne cormonese, ma ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, Marco Simonit. L’Organizzazione internazionale delle vigne e del vino (Oiv), riunitasi a Parigi nei giorni scorsi, ha infatti assegnato il Premio Oiv 2018 nella sezione “viticoltura” alla “Guide pratique de la taille guyot – Prèvenir les maladies du bois”, ovvero la versione tradotta in francese del libro “Manuale di potatura della vite: Guyot” scritto da Simonit.
La motivazione del premio, che viene considerato il “Nobel” della letteratura vitivinicola, visto il prestigio e l’autorevolezza della realtà che lo promuove? Come ha sottolineato lo stesso direttore generale dell’Organizzazione internazionale delle vigne e del vino, Jean-Marie Aurand, l’opera di Marco Simonit è stata valutata “per il contributo dato alla promozione dell’immagine e della cultura del vino”. La consegna del riconoscimento avverrà a Parigi in ottobre. Il volume, edito da France Agricole, e pubblicato nel 2014 in Italia dalle Edizioni L’Informatore Agrario, è stato il primo manuale multimediale di potatura della vite edito al mondo. È dedicato a una delle forme di allevamento della vite più diffuse in assoluto, il Guyot appunto, e spiega passo dopo passo a tutti gli interessati il rivoluzionario metodo di potatura “Simonit&Sirch”, applicato oggi in oltre duecento tra le principali aziende vinicole italiane e internazionali. Ciò che caratterizza e rende unico il manua è il proporre oltre agli scritti anche un’insieme di tavole a colori disegnate con attenzione ai particolari, una sorta di omaggio agli antichi manuali ottocenteschi, e moderni contenuti multimediali e video, che possono essere scaricati e consultati anche su tablet e smartphone. Oltre quattrocento illustrazioni che accompagnano il lettore nei lavori sulle vigne.
Che Marco Simonit (e con lui ovviamente la “Simonit&Sirch” ormai conosciuta in tutto il mondo) sia una vera e propria personalità nel settore vitivinicolo lo conferma anche il fatto che la Rai abbia scelto proprio il cormonese, lo scorso anno, come inviato nelle vigne per il suo programma “I signori del vino”. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo