Al museo civico scienziati in erba tra fossili, calchi e reperti nascosti

Imparare a realizzare il calco di un fossile, riportando a vivere in tre dimensioni i resti di animali antichi conservati nelle rocce. È quanto hanno potuto fare bambini e ragazzi durante l’ultimo fine settimana, durante il quale il Museo civico di Storia naturale ha organizzato visite guidate e laboratori speciali a conclusione della settimana del Darwin Day, la celebrazione dedicata alla nascita del naturalista inglese passato alla storia per aver formulato la teoria dell’evoluzione.
Oltre a visitare il museo e la sua collezione, i più piccoli e le loro famiglie hanno partecipato al laboratorio a cura di Deborah Arbulla, Elide Giovannini e Ingrid Zivic per preparare un calco in gesso di un fossile vero, che poi hanno portato con loro a casa, e compiere una visita guidata con Fulvio Tomsich Caruso ai depositi dedicati alla botanica, solitamente chiusi al pubblico.
«Solo il 5-10% dei reperti totali del Museo è visibile al pubblico, mentre la maggior parte non è esposta, soprattutto il settore dedicato alla botanica dove ci sono tutti gli erbari storici dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi», spiega Deborah Arbulla.
Sempre nell’ambito del Darwin Day, è stata inaugurata una nuova sala chiamata “Predatori e prede”, dove sono stati presentati alcuni grandi animali delle collezioni storiche mai esposti prima.
Gli eventi di questo fine settimana fanno parte del più ampio programma “La scienza racconta 2020”, più di due mesi di appuntamenti per conoscere aspetti inediti delle collezioni, approfondire tematiche di attualità, osservare il mondo che ci circonda, accostarsi alla vita degli animali, affrontare bellezza e pericoli dell’ambiente. —
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