Al Museo ebraico la storia del Golem nella Praga del 1500

La decima edizione di Nuove tracce verso Gerusalemme-Ever Laila, avviata a inizio mese, si arricchisce di un ulteriore interessante tassello culturale. Oggi alle 21.30, nella terrazza del Museo della Comunità ebraica Carlo e Vera Wagner di via del Monte 3, verrà proiettato il coinvolgente film muto in bianco e nero “Il Golem-Come venne al mondo”. L’opera, del 1920, è diretta da Carlo Boese e da Paul Wegener e narra di una figura mitologica di Praga del XVI secolo. La presenza degli ebrei in terra boema all’epoca venne messa in discussione, per cui si trovava in pericolo la sua sopravvivenza. Si narra che un rabbino realizzò una creatura mostruosa, partendo dalla semplice argilla. Questi aveva sembianze di essere quasi umano e grazie alla sua forza era in grado di difendere la comunità ebraica. Il Golem è pressoché informe, quasi rozzo e comunque è muto, per la mancanza di spirito. Anche il suo agire era pressoché fuori del comune. Perché questo nome? Una parola similare compare nel libro dei Salmi e nel Talmud. La particolarità di questa figura è che sarà di appoggio, ma anche di monito agli ebrei (e non solo). Accompagneranno la visione le sonorità del duo Fritz Weiss ensemble con Andrea Massaria, Samuele Orlando e Others. La manifestazione, a ingresso gratuito, è organizzata dall’associazione Musica libera grazie all’apporto della Comunità ebraica triestina, del suo museo, della Regione e del Festival Viktor Ullman. Giovedì, sempre alle 21.30, ultimo appuntamento: verrà presentato un concerto con un interessante repertorio di musiche klezmer con Enrico Fink e Friends.
Gianni Pistrini
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