Al palaroller le comunioni e le cresime

Grazie alla soluzione trovata dall’amministrazione  assieme alle parrocchie un maggior numero di persone partecipa alle celebrazioni
Lu. Pe.

RONCHI DEI LEGIONARI

Dopo la messa solenne nella giornata del patrono, e altre iniziative pubbliche, anche le comunioni e le cresime emigrano al palaroller degli impianti di base di Ronchi dei Legionari. La tradizione va rispettata, ma vanno rispettate anche le regole e la soluzione trovata dalle parrocchie, di concerto con l’amministrazione comunale, permette ad un maggior numero di persone di essere presenti e di mantenerne il distanziamento. Domenica scorsa il sacramento della prima comunione è stato impartito ai bambini della parrocchia di Santo Stefano, mentre domenica, alle 11, toccherà a quelli di San Lorenzo. Alle 9, però, una messa sarà celebrata nella chiesetta di Selz per ricordare la patrona, Santa Domenica. Era l’8 giugno 1996 quando fu consacrata solennemente la chiesa di Selz, dedicata come il vicino, antico edificio religioso, a Santa Domenica. L’ultima delle chiese edificate a Ronchi dei Legionari in ordine di tempo. Il progetto, curato dagli architetti Lino Visintin e Cornelia Baldas, aveva previsto una pianta a forma di croce greca, una croce che svetta anche in cima al piccolo campanile e che si ritrova sull’ingresso, sul sostegno del tabernacolo, sulla porta d’ingresso della sacrestia e nel presbitero.

Ancora, domenica 26 settembre alle 11, il palcoscenico sarà per i cresimandi delle parrocchie di Santo Stefano e San Lorenzo, alla presenza dell’arcivescovo di Gorizia, Carlo Maria Redaelli. Nel giugno 2020 era stato avviato questo esperimento in occasione della messa del Corpus Domini ed anche nell’occasione della concelebrazione che aveva ricordato tutte le vittime del Coronavirus.

«La soluzione è quella ottimale – ha detto il sindaco Livio Vecchiet – e ancora una volta abbiamo voluto essere a fianco delle nostre parrocchie per concedere le nostre strutture e poter celebrare queste messe solenni in piena sicurezza. La pandemia non è ancora un ricordo lontano ed anche se ci sono i vaccini siamo sempre tenuti a rispettare le regole ed evitare i contagi».—

LU. PE.

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