Al posto del monastero di clausura 30 appartamenti
Il Consiglio comunale dà il primo via libera, destinando alle suore benedettine l’ex Ersa
Una trentina di appartamenti da cento metri quadri ciascuno, alcuni dei quali potrebbero essere adattati alla funzione di uffici per enti e istituzioni locali. Emergono i primi dettagli sul futuro del monastero di San Cipriano, nel quale verrà comunque mantenuta la storica struttura conventuale, compresi chiesa e campanile, vincolati dalla Soprintendenza. Una riqualificazione indissolubilmente legata al trasferimento delle suore benedettine nell’area dell’ex Ersa (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) a Prosecco, per il quale è arrivato l’atteso via libera dal Consiglio comunale.
TEMPI
I lavori sullo storico edificio di via delle Monache non inizieranno prima del 2010. Entro la fine del 2009, infatti, il nuovo comprensorio da 20 mila metri quadri destinato alle suore sull’Altipiano dovrebbe essere pronto ad accoglierle, visto che la ristrutturazione e l’ampliamento dello stesso prenderenno il via (a meno di sorprese) in estate.
ITER
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, nella seduta dell’altra sera, la delibera per la variante al Piano regolatore con cui si modifica la destinazione d’uso dell’ex centro zonale Ersa. Una soluzione, quella del convento, che ha riscontrato dunque favori praticamente su ogni fronte, compreso quello già espresso dalla prima circoscrizione Altipiano Ovest, presieduta da Bruno Rupel. «I passi successivi prima del via all’intervento - spiega Roberto Sasco, presidente della Commissione urbanistica del Comune - sono quello della presentazione del nuovo studio planivolumetrico riguardante il nuovo monastero. Sarà portato all’attenzione della VI commissione, da me presieduta e poi in Consiglio. Se sarà approvato, a quel punto passerà all’Ufficio concessioni edilizie per il permesso di costruzione».
PERMUTA
La struttura di Prosecco è attualmente di proprietà della Palazzo Ralli srl, realtà immobiliare che l’ha rilevata dalla Regione aggiudicandosi l’asta indetta per la somma totale di un milione e 450 mila euro. La società si è già accordata con le suore benedettine per uno scambio che la vedrà entrare in possesso del monastero sito in zona San Giusto e cedere loro invece l’area ex Ersa. Una permuta che, preintese a parte, andrà formalizzata entro l’avvio dei lavori. Dallo studio Cervesi, cui è stato affidato il progetto, fanno sapere che si tratterà di un intervento «morbido, semplice, nello spirito proprio di un convento. Non è previsto infatti alcuno scavo». Al posto delle serre si ricaverà un parco mentre all’interno dei due piani dell’edificio troveranno spazio le celle, una chiesa da più di 200 metri quadrati, il parlatorio, i laboratori e la biblioteca. Prima di scegliere Prosecco, erano state formulate altre ipotesi: Monte Grisa, Casa Malusà dell’Itis e alcuni terreni in via Brigata Casale, nella zona dell’ex polveriera. Il costo dell’operazione di riqualificazione dell’ex Ersa dovrebbe essere contenuto entro i 3 milioni di euro, dei quali 800 mila sono stati stanziati attraverso un contributo regionale. Una quota a favore del trasferimento dell’istituto religioso che però è stata subordinata alla sua permanenza in Friuli Venezia Giulia. Nei mesi scorsi, si era fatta largo pure la voce di uno spostamento in località Poffabro, frazione del comune di Frisanco in provincia di Pordenone, che sorge a 525 metri di altitudine nelle prealpi carniche. Un’eventualità successivamente scongiurata. «Siamo molto soddisfatti di come stanno andando avanti le cose - spiega l’ingegner Francesco Cervesi, in prima fila nella stesura del progetto dell’opera -, anche in virtù del finanziamento pubblico stanziato e del favore mostrato dall’abitato di Prosecco. Confidiamo inoltre nel fatto che il Comune prosegua nell’iter con la solerzia mostrata fin qui».
SAN CIPRIANO
Quanto al monastero di via delle Monache, trova conferme (anche se non ancora ufficiali per motivi di tempi piuttosto dilatati da qui all’inizio dei lavori) la sua futura destinazione a carattere residenziale. Gli appartamenti saranno 30-35 (su un totale di 3.500 metri quadri), ma non di superlusso, e alcuni di questi locali potrebbero essere adattati a ufficio per qualche ente o istituzione locale.
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video