Alcol a minori e musica ad alto volume: chiuso per due settimane il Citybar di piazza Verdi a Trieste
Musica che, spiega la Questura, ha arrecato «grave disturbo alle persone», oltre a ostacolare «il passaggio dei mezzi di emergenza»

«Ci scusiamo con la nostra gentile clientela, il Citybar è stato costretto a sospendere la propria attività. Riprenderemo al più presto!». Un mesto e vago cartello incollato all’ingresso del Citybar Tergesteo di piazza Verdi dà conto della decisione della Questura, ufficializzata lo scorso martedì, di chiudere per due settimane il locale, a causa di «motivi di ordine e sicurezza pubblica».
Segue una disamina più precisa: «Dalle verifiche effettuate da personale della Polizia di Stato e della Polizia locale è emerso che il locale è da tempo divenuto punto di incontro, specialmente nella fascia serale e notturna, di un numero rilevante di ragazzi di giovanissima età, verosimilmente attratti dalla possibilità di acquistare bevande alcoliche».
Non solo. Lo spaccio di alcolici a minorenni si è accompagnato a «attività di pubblico spettacolo non autorizzate», con «musica ad alto volume all’esterno del locale». Musica che, continua la Questura nel suo comunicato, ha arrecato «grave disturbo alle persone», oltre a ostacolare «il passaggio dei mezzi di emergenza». Da qui la decisione di disporre la chiusura temporanea del bar, che sorge accanto alle Poste e presenta un secondo ingresso proprio all’interno della Galleria Tergesteo. Al fine di contrastare «l’allarme sociale» che il Citybar destava.
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