Alessandro Longo Elia: «Sono io il cambiamento»

Vogliamo rappresentare l’elettorato di centro. Fra Romita e Kukanja non si vede dove stia la ventata di innovazione. Se vinco mi adopererò per snellire la burocrazia
Di Vanessa Maggi

DUINO AURISINA. Alessandro Longo Elia, classe 1971, residente a Duino Aurisina dal 1994, ingegnere elettronico e consulente di direzione, corre alle amministrative con la lista locale Libertà Civica.

Quali sono le ragioni che L'hanno spinta a candidarsi per il comune di Duino Aurisina?

Premetto che non si parla di “io” ma di “noi”: da solo non avrei portato avanti questa campagna. Ci siamo mossi perché a Duino Aurisina si sta realizzando una polarizzazione politica forte e un conseguente vuoto per l’elettorato di centro. Inoltre ci preoccupa che, dei due candidati maggiori (Kukanja e Romita, ndr), uno sia pensionato e l’altro faccia politica da un quindicennio: dove sarebbe la ventata d’innovazione?

È alla prima esperienza politica?

No, nel 2011 mi sono candidato alle provinciali a sostegno della Bassa Poropat. Era un tentativo, avvicinandomi alla Provincia, di farmi voce delle problematiche delle scuole del nostro Comune. Sottolineo che nessuno di noi è né intende diventare un politico di professione.

Come giudica l'amministrazione uscente e quali politiche vorrebbe modificare?

Il giudizio è in parte positivo, ad esempio per quel che riguarda la Baia e il Pollicino. Ma altre scelte sono state discutibili: la zona artigianale di Aurisina Cave, sulle cui capacità occupazionali si è fatto un gran parlare, non è che una cattedrale nel deserto. Siamo contro la disseminazione di microincentivi, che sembrano voler dare il “contentino” a tutti e non portano un beneficio sostanziale a nessuno. Servirebbe una pianificazione degli ambiti da sostenere ed è grave è la mancata ottimizzazione delle risorse, non ci sono edifici, tra quelli già esistenti, destinati alla comunità: com’è possibile che la Banca del Tempo debba riunirsi per strada?

Quali sono i punti di forza del suo programma elettorale?

Il nostro programma riflette le richieste dei cittadini: è fondamentale la messa in pratica di una manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi, insieme alla de-burocratizzazione delle pratiche. Su questo tipo di urgenze abbiamo pianificato il nostro lavoro.

Quali sono le sue idee per lo sviluppo economico-sociale del Comune e per la razionalizzazione delle spese?

Bisogna creare delle condizioni che attraggano il mondo imprenditoriale, una convenienza che incentivi a investire sul territorio. Lo stesso vale per il turismo: serve una rete di servizi e strutture ricettive, un “brand” di richiamo basato sulle caratteristiche del Comune: la realtà intima e rustica, la commistione di culture, i sapori locali. Se poi il nostro bacino d’utenza è la Slovenia, i servizi dovrebbero essere in sloveno. E va implementata Internet.

Comunità slovena: è tutelata a sufficienza?

Stiamo tornando alla contrapposizione noi/loro. Perché negli istituti italo-sloveni i bambini accedono da due entrate separate e fanno pausa in momenti diversi della giornata? È fantascienza, i bimbi devono andare a scuola insieme e conoscere italiano, sloveno e inglese. Le tre comunità presenti sembrano non comunicare, mostrano una chiusura che non consente la trasmissione delle culture anche ad altri, esterni al proprio gruppo di appartenenza. La salvaguardia passa per la conoscenza e la condivisione, non attraverso l’arroccamento.

Che voto darebbe al governo Monti?

5/6. Positivi sono il tentativo di agire senza voler accontentare tutti, atteggiamento che porta alla paralisi, la presenza di grosse competenze in parlamento e il fatto che Monti non punti a un futuro politico. Di negativo ci sono il dovuto passaggio attraverso la tagliola dei partiti e un appesantimento legato a appartenenza e formazione del premier: il mondo finanziario e quello della Bocconi. Dal punto di vista sociale usare il sorriso con la banca e la bacchetta con la gente non sta bene.

Quale sarà la Sua prima iniziativa per Duino Aurisina se dovesse vincere le elezioni?

Sono indeciso se dar priorità al recupero delle scuole, alla manutenzione delle strade o alla creazione di spazi aggregativi, necessari per consentire la partecipazione della popolazione alle decisioni, ora pari a zero.

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