Alla maturità sei “centisti” al Polo sloveno

Sei i bravissimi del polo liceale con lingua d'insegnamento slovena di Gorizia alla Maturità 2016. Sono infatti quattro ragazze e due ragazzi i diplomati con il massimo dei voti, il tanto agognato cento, nel liceo Simon Gregorcic di via Puccini. Frequentavano l'indirizzo scientifico Elena Marvin, Katja Pahor, Jan Furlan e Philip Muller, mentre si sono diplomate al liceo umanistico Veronika Kosic e Maja Kocina. «Avevo cominciato l'esame con l'obiettivo minimo dei 95 punti - spiega Elena Marvin -, ovvero il risultato che mi sarebbe servito per potermi iscrivere alla facoltà di Medicina dell'Università di Lubiana, dove ho intenzione di proseguire gli studi. Poi invece è arrivato il 100, e ovviamente sono felicissima. Malgrado l'impegno e il tanto studio, non è scontato riuscire a ottenere un simile voto, che rappresenta un traguardo importante». Un traguardo che Elena dedica in particolare ai genitori e al fidanzato, che in questi anni e in particolare in questi mesi l'hanno supportata da vicino, ma in generale anche a tutte le persone a lei care. «Da grande poi sogno di lavorare con i bambini, e dunque mi vorrei specializzare in Pediatria e o Neuropsichiatria infantile», dice Elena, che intanto per l'estate ha in programma un po' di relax con famiglia e ragazzo, ma anche una vacanza al mare assieme ai compagni di classe. Il 100 è stato una vera sorpresa invece per Veronika Kosic. «Non me l'aspettavo davvero - ammette -, e la sorpresa adesso si unisce alla felicità. Credo che il mio orale abbia fatto un ottima impressione ai docenti della commissione: ho presentato un parallelo tra Freud ed Einstein, unendo diverse materie tra cui Scienze umane, Sloveno e Storia». Dopo le vacanze a Grado con la famiglia, Veronika inizierà a studiare Giurisprudenza a Trieste, con un obiettivo preciso e ambizioso per il futuro: diventare magistrato. Non sa ancora cosa aspettarsi dal domani, invece, Jan Furlan, altro "centista" del polo liceale sloveno, che però intanto studierà Ingegneria elettronica a Lubiana. «Non mi pongo un traguardo specifico e non so quel che farò esattamente di lavoro - dice -, anche perché al giorno d'oggi il mondo cambia tanto velocemente che di qui ai prossimi anni si potranno aprire tante possibilità diverse. Intanto studierò le materie che mi appassionano». Tra queste c'è sicuramente la matematica: la seconda prova scritta è stata per Jan una delle chiavi dell'eccellente risultato all'esame. «Penso che questa scuola mi abbia preparato molto bene al futuro». (m.b.)
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