Alla scoperta di sentieri e grotte carsiche

Escursione oggi da Banne a Trebiciano con il patrocinio dell’Unesco

Quali percorsi venivano attraversati dai contadini carsici di un tempo per raggiungere la città? Quanti erano i sentieri utili e quante cavità costeggiavano le antiche escursioni? Oggi è la giornata adatta per vivere sul campo un capitolo singolare della storia naturalistica locale, partecipando a “Paesaggio a due piani – Un modo semplice e creativo per celebrare la bellezza del paesaggio”, escursione organizzata dalla Società Adriatica di Speleologia e dalla Cai XXX Ottobre, in collaborazione con l'Associazione “Tutori stagni e zone umide del Friuli Venezia Giulia”, iniziativa che si avvale del patrocinio dell'Unesco. Si parte in mattinata da Banne e si torna alla base attorno alle 16.30, dopo aver raggiunto Trebiciano ma soprattutto dopo aver respirato da vicino una intensa tavolozza di sentieri semisconosciuti quanto altrettanto suggestivi e in parte storici.

La mappa prevede infatti il passaggio sul solco del fiume Reka–Timavo, lo stagno Stari Kal e il tratto dell'abisso di Trebisciano, versante carsico tutelato dalla stessa Società Adriatica di Speleologia. Una parte singolare la recitano le grotte carsiche, poste in primo piano nel panorama di “Paesaggio a due piani”. La (ri)scoperta di alcune cavità è infatti un dato peculiare della iniziativa, collegato alla Grotta Fulvio, la Grotta Germoni (quest'ultima custodita dalla Associazione Cai XXX Ottobre) e la Grotta Luftloch. Una gita si, ma caratterizzata dalla consueta dose di prudenza e attenzione che le attività nella natura comportano. Le visite mirate in alcune grotte sono infatti riservate a gruppi non superiori di 10 persone, possibilmente dotate di debita attrezzatura, ovvero corde di sicurezza e imbracature; l'organizzazione è tuttavia in grado di supportare gli interessati (i più esperti) con del materiale consono, anche con caschetti della tipologia speleo. Per tutti permane comunque l'esortazione a munirsi di scarpe solide, un maglione in più e magari anche del fatidico “pranzo a sacco”, un classico del genere, a tutti i livelli.

Il piccolo viaggio tra le pieghe nascoste del Carso è gratuito ma ha richiesto una tempestiva prenotazione. C'è dell'altro. Tra una grotta celata e un sentiero da rispolverare, oggi i vistatori avranno anche la possibilità di prenotarsi alle prossime escursioni, soprattutto quelle nei sotterranei della Chiesa di Santa Maria Maggiore. Ulteriori informazioni visitando: www.sastrieste.it o telefonando alla segreteria Cai, allo 040635500.

Francesco Cardella

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