Alla Tempesta l’arte-terapia di de Gironcoli
La pittura come terapia, secondo un’idea sviluppata dalla comunità “La Tempesta” di Gorizia. Per il terzo anno consecutivo, Luciano de Gironcoli ha curato un laboratorio artistico - 40 incontri da 3 ore l’uno - con protagonisti i pazienti della comunità. E i lavori creati nel corso del laboratorio, che nella Fondazione Carigo ha trovato un supporto fondamentale, sono stati in mostra alla galleria Di Iorio della Biblioteca di via Mameli. «Il laboratorio non è un modo per far impiegare il tempo ma ha finalità terapeutica e pedagogica - afferma Lidia Devetak, responsabile della comunità -. Tutti i pazienti, una dozzina, vi hanno partecipato con regolarità, regolarità che permette di far sorgere interessi e motivazioni. Le idee che emergono vengono socializzate e confrontate; tali idee hanno bisogno di una guida per essere realizzate. Si impara, così, a differire il piacere, la soddisfazione del risultato: il laboratorio serve ad impostare il futuro della persona, a far capire che ogni risultato passa attraverso il lavoro; fa scoprire capacità e aumenta la consapevolezza di sé». L’esperienza sarà ripetuta con un altro progetto e un altro artista. «Mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto, impegnativo ma gratificante - afferma de Gironcoli -. Chi ha partecipato ha cambiato l’atteggiamento nei confronti dell’espressione artistica: l’impressione è che dipingano da una vita. Sarebbe auspicabile che i pazienti della comunità, possano avere, creare un logo, che li contraddistingua». (a.p.)
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