Allacciamenti in ritardo “scalati” in bolletta

Il caso di un monfalconese in attesa del gas metano. Acegas: «Tutto risolto a breve e risarciremo»

Sostituisce la vecchia caldaia centralizzata a gasolio con nuovi impianti a gas metano per una bifamiliare disposta su due piani. Segue tutta la trafila indicata dai tecnici, completa gli atti e gli interventi necessari per giungere all’installazione dei contatori e al relativo allacciamento alla linea di distribuzione. Un’operazione, l’installazione dei due contatori contestuali ai lavori su suolo pubblico di derivazione pagata in anticipo, come previsto: circa 2.380 euro per circa tre metri di scavo su suolo pubblico. Ma quando è venuto il momento di procedere con le opere il tempo passa e non si presenta nessuno. È quanto racconta il monfalconese Carlo Mazzichi, alle prese con burocrazia e “peregrinazioni” alla ricerca di risposte per risolvere la questione. Una questione, quella del ritardo negli allacciamenti, che in provincia riguarda una ventina di casi. Sul tappeto c’è una situazione di impasse da parte di Acegas in ordine a un’impresa appaltatrice.

«Ad oggi sto ancora aspettando - dice -. Siamo in autunno inoltrato, tutto è pronto e conforme alla normativa, ma dell’allacciamento non se ne parla». Dopo solleciti e rimostranze a chi di dovere, spiega l’uomo, s’è anche rivolto al Comune. «Ho chiesto lumi all’ente locale. Sono stato indirizzato all’Ufficio competente, quello per le autorizzazioni ai lavori su suolo pubblico. Devo dire che sono stati solleciti. Mi è stato riferito che comunque bisognerà attendere».

La richiesta dei due allacciamenti, fa presente Mazzichi, era stata presentata a giugno all’Amga che si occupa della rete di distribuzione del gas, la quale a sua volta ha “girato” la pratica per competenza ad Acegas.

«Mi è stato indicato l’iter da seguire, ho provveduto a fornire la documentazione completa richiesta il 13 ottobre. Quindi - racconta - per le opere di allacciamento ho versato in anticipo i soldi relativi ai lavori».

Sono giunti i tecnici in sopralluogo: «Mi è stato spiegato dove e come posizionare la cassetta per i due contatori, trattandosi di due unità abitative. Il tutto da predisporre nell’arco di una decina di giorni, quando sarebbero tornati».

Così ha fatto. «I tecnici sono quindi tornati - continua - e hanno constatato che tutto era a posto. Hanno tracciato due segni sul marciapiede e mi hanno consegnato un impegno scritto di intervento entro dieci giorni. Poi più nulla». Da qui la ricerca di spiegazioni e di risposte. Fino ad approdare in Comune.

Intanto, dall’Acegas è stato spiegato: «Il ritardo sarà recuperato a partire dalla prossima settimana. Stiamo infatti risolvendo la questione con la sostituzione della ditta di appalto, sempre nel rispetto della normativa che li regolamenta. Trattandosi di interventi “fuori standard”, procederemo a risarcire il danno attraverso lo scalo in bolletta».

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