Blitz in cantieri e bar, multe da 170 mila euro nell’Alto Isontino

Attività sospesa in un hotel a Grado e in una pizzeria di Cormons. Bloccati e poi ripresi anche i lavori all’ex caserma Amadio

Marco Silvestri
Carabinieri impegnati in un controllo all’interno di un cantiere edile
Carabinieri impegnati in un controllo all’interno di un cantiere edile

Sanzioni per un valore complessivo di 170 mila euro e attività bloccate all’interno di un cantiere edile e di un ristorante-pizzeria di Cormons e di una struttura ricettiva a Grado. È il bilancio dell’operazione contro il lavoro nero e per il rispetto della sicurezza nei posti di lavoro condotta nei giorni scorsi dai Carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del lavoro) di Gorizia e del Nucleo operativo del Gruppo Tutela del lavoro di Venezia, coadiuvati dai militari della Compagnia di Gorizia, Monfalcone e Gradisca D’Isonzo.

In totale sono state passate al setaccio nei comuni dell’Alto Isontino tredici imprese edili, due bar, un ristorante-pizzeria, un albergo e una officina meccanica. Tutte e diciotto le attività sono risultate fuori norma e in alcune, come detto, le violazioni della sicurezza e delle regole contro il lavoro sommerso sono risultate così gravi da far scattare proprio i sigilli.

Entrando nel dettaglio dei provvedimenti una sanzione per oltre 40.000 euro è stata inflitta in un cantiere edile pubblico di Cormons, quello legato alla riqualificazione dell’ex Palazzina Comando della ex caserma “Amadio”. Più precisamente i carabinieri hanno contestato l’utilizzo di un’impalcatura non idonea con la presenza di diverse aperture nel vuoto prive di parapetti in grado di impedire le cadute nel vuoto. E non basta.

I controlli hanno permesso anche di accertare che l’impianto di messa a terra risultava privo di certificazione, il Piano Operativo di Sicurezza non conteneva la nomina degli addetti alle emergenze e primo soccorso e la viabilità di cantiere risultava non idonea e priva di adeguata cartellonistica. Il Comune di Cormons fa sapere che, dopo la sospensione dell’attività seguita al blitz dei militari, l’attività nel cantiere è già ripartita, fatti salvi gli ulteriori controlli sulla pubblica sicurezza.

Sempre a Cormons è stata sanzionato per oltre 10.000 euro anche un ristorante-pizzeria al quale è stato contestato l’omessa elaborazione del Documento di valutazione dei rischi.

Una sanzione ancora più alta, ben 60.000 euro, è scattata poi nei confronti di un cantiere edile avviato per la realizzazione di un’opera pubblica a Gorizia e in cantiere edile per la realizzazione di uno stabile privato. Alle otto imprese coinvolte nei due cantieri è stato contestato l’utilizzo di un’impalcatura non idoneo per l’assenza di tavole fermapiede: inoltre, come a Cormons, la viabilità di cantiere risultava non idonea e priva di adeguata cartellonistica e inoltre si accertava il mancato aggiornamento dei Piani Operativi di Sicurezza che risultavano essere carenti della nomina degli addetti alle emergenze e primo soccorso.

Sanzioni per oltre 30.000 euro sono stati poi comminati ad una struttura ricettiva a Grado alla quale è stata contestata l’omessa elaborazione del Documento valutazione rischi, del Piano di evacuazione ed emergenze e dell’utilizzo di estintori con revisione scaduta. È stata disposta la sospensione dell’attività turistica per gravi violazioni sulla sicurezza.

Un’altra multa dell’importo di 10 mila euro ha anche riguardato un bar e un panificio di Gorizia. Qui i carabinieri hanno riscontrato l’impiego di tre lavoratori privi della formazione ed informazione di base e specifica. Inoltre venivano riscontrate la mancata conservazione del Documento di Valutazione Rischi sul luogo di lavoro e l’omessa formazione in materia di sicurezza ai lavoratori, oltre che la mancanza della cassetta di primo soccorso.

Infine una sanzione di 20.000 euro è stata comminata ad un’officina meccanica attiva a Ronchi dei Legionari alla quale è stata contestato l’utilizzo di estintori con revisione scaduta e l’impiego di un lavoratore in nero.

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