Allarme in Dalmazia uno squalo avvistato al largo di Macarsca

Nelle acque di fronte a Macarsca (Makarska), a sud di Spalato, una pinna è affiorata l’altro pomeriggio a poche centinaia di metri dalla riva: ad avvistare e filmare l’esemplare - di circa due metri di lunghezza - è stato uno dei diportisti a bordo di una imbarcazione, che ha postato subito le immagini in rete.
L’avvistamento, le cui immagini sono state rilanciate dai media croati, ha messo in allarme l’opinione pubblica dalmata. Secondo il biologo marino Alen Soldo, del Dipartimento di studi del mare dell’Ateneo spalatino, quella apparsa è una verdesca, specie potenzialmente pericolosa per l’uomo e in passato protagonista di attacchi all’uomo, di cui solo pochissimi comunque letali. «La Prionace glauca è uno squalo autoctono dell’Adriatico, bacino dove si riproduce e vive. Nel nostro mare abbiamo registrato 28 razze di squalo, solo poche delle quali davvero pericolose per noi. È più probabile vincere qualche milione alla lotteria che incontrare un pescecane “mangia uomini”. Perciò tranquillità e rispetto per l’ambiente», annota Soldo ricordando che «anche gli squali sono estremamente importanti per l’ecosistema marino. L’avvistamento? Grazie agli smartphone oggi possiamo documentare avvistamenti che fino a 10–15 anni fa sembravano rari o unici semplicemente perché non ripresi», chiude.
Non tutti però sono d’accordo con il biologo. Un gruppo di esperti guidati da Branko Dragicević, studioso dell’Istituto oceanografico di Spalato, ritengono che quella nel mare di Macarsca fosse la pinna di uno smeriglio o squalo mako (Isurus oxyrinchus), specie molto più pericolosa della Prionace glauca. «Abbiamo studiato istantanee e filmato – ha detto Dragicević – e abbiamo concluso che non si può parlare di verdesca ma di smeriglio: il corpo è più muscoloso di quello del Prionace glauca, con alcune caratteristiche di muso e pinne diverse dalla verdesca».
L’ ultimo attacco in acque croate di uno squalo all’uomo venne registrato nel 2008, quando un sub sloveno, aggredito in un’insenatura dell’isola di Lissa, dovette essere ricoverato in ospedale con una brutta ferita alla gamba sinistra. —
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