All’asta per 241mila euro l’ex Coop di Cormons

Il negozio di via Matteotti in aggiudicazione giovedì 28. Ora è gestito da un ex dipendente delle Operaie
CORMONS. Il piano di concordato Coop di fine 2014 prefigurava la completa liquidazione e la chiusura della società già verso la metà di quest’anno. Ad oggi la quota recuperata dagli stessi risparmiatori si attesta al 70,6% contro il famoso 81,4% preconizzato dal concordato medesimo. Qualcosa però - dopo quasi un anno di attesa per nuove alienazioni di peso dopo le cessioni dell’ipermercato di Fiume e del grande magazzino di Valmaura preso da Cash and Carry - si muove in una direzione che pare tornare a farsi incoraggiante. La fine dell’estate rimette in moto la macchina delle procedure di vendita degli ultimi immobili rimasti sul groppone alle Cooperative operaie di Trieste, Istria e Friuli, procedure finalizzate, come è risaputo, al realizzo di quei soldi necessari a rimborsare i cosiddetti creditori chirografari, a cominciare dai titolari dei 17mila libretti Coop congelati a ottobre 2014 in seguito al commissariamento per via giudiziaria dei vertici del colosso cooperativo di casa nostra. È di queste ore, infatti, la fissazione per giovedì 28 di una nuova doppia asta nello studio dell’avvocato Maurizio Consoli, nel suo ruolo di liquidatore giudiziario, riguardante due dei gioiellini residui ancora di proprietà delle Operaie: uno è il market del centro di Cormons, già tornato in attività e gestito attualmente da un ex dipendente Coop, l’altro - il più grosso dei due gioiellini in questione - è lo storico Voilà di Domio, l’ex supermensa al tempo gestita da Descò. Per il punto vendita isontino la base d’asta è di 241mila euro, per il grande immobile alla periferia orientale del capoluogo siamo invece a 450mila euro, per un totale di poco meno di 700mila euro da cui far partire le trattative di compravendita, a fronte di una somma delle perizie giudiziarie dei due beni che sfiora quota due milioni (495mila euro per Cormons e un milione e mezzo per Domio, come si può leggere tra i documenti linkabili dal sito www.coopts.it). La fissazione di tale doppia asta sta a significare che per questi due beni lo staff dell’avvocato Consoli - che comprende anzitutto il commercialista Stefano Gropaiz nel suo ruolo di amministratore unico di Cotif, la partecipata immobiliare delle Coop formalmente proprietaria dei beni stessi - ha ricevuto precise manifestazioni d’interesse da parte di uno o più soggetti interessati a rilevarli. Per Cormons in prima fila ci sarebbe la società dello stesso attuale gestore mentre per Domio sarebbe in pole un’azienda italiana.




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