Alle Cove compare Raugna Niente deroghe ai diportisti

Indirizzo dell’amministrazione suggerito dal legale per via dei contenziosi La categoria viene rassicurata dal sindaco: «A breve incontro in municipio»

GRADO. Nessuna deroga, le barche vanno portate via dal marina Le Cove. E ciò deve avvenire entro il 7 marzo per le imbarcazioni a mare, entro il 15 giugno per quelle in rimessaggio. Lo ha ribadito il sindaco Dario Raugna intervenuto ieri mattina alla riunione dei diportisti. Una riunione che è stata fatta passare come la "Festa di Carnevale" del Circolo nautico Le Cove, anche se in realtà si è trattato di una lunga protesta, a tratti pure accesa. Specialmente quando, inaspettato, è giunto il sindaco Dario Raugna accompagnato dal dirigente Andrea de Walderstein.

Animatore dell’iniziativa è stato Tarcisio Viero della Power Company che gestiva il Marina Le Cove, società che è stata dichiarata fallita tanto che il Comune è rientrato in possesso della propria area. In realtà l’organizzazione è stata fatta dall’amministratore delegato della Sina Carri Evelsystem di Treviso (con l’amministratrice delegata Alessia Azzalli), società che era subentrata a quella di Viero, ma senza aver intrapreso alcun rapporto col Comune.

La manifestazione si è svolta all’esterno dei cancelli del marina dove era stato affisso lo striscione indicante la festa. Tutto pronto: tavoli, panche, stufa per riscaldare l’ambiente - anche se ieri, complice la splendida giornata, non è servita - e fornello per preparare qualcosa di caldo. Sui tavoli bottiglie di vino, bibite e vassoi di castagnole andate a ruba in poco tempo.

Il capitano dei carabinieri di Monfalcone, Daniele Panighello, che era a Grado per una visita ispettiva alla stazione è intervenuto nella zona della festa assieme al locale comandante luogotenente Marco Revelant, al maresciallo Pierluigi Bottoni e a diversi carabinieri ed è riuscito, colloquiando tranquillamente con loro, ascoltando anche quelle che i diportisti affermano essere le loro ragioni, a convincere gli organizzatori a sbaraccare quasi totalmente le attrezzature poiché avevano sì il permesso di fermarsi a discutere, ma non di far festa (sarebbe servita una diversa e ulteriore autorizzazione). A debita distanza anche due vigili urbani hanno assistito a quanto stava accadendo con sorpresa. Tra autovetture in parcheggio, un gazebo, le tavole, le panche, camion e camioncini ieri mattina il piazzale antistante il cimitero che confina con il marina Le Cove appariva ben saturo. Con sorpresa delle numerose persone recatesi ieri a trovare il caro estinto al camposanto.

Una manifestazione organizzata dai concessionari, dunque, e non dai diportisti che pure hanno le loro barche al marina Le Cove, ma che sono tutti soci dell’associazione Masinette presieduta da Eduardo Leone.

Diportisti che in ogni caso hanno partecipato alla manifestazione facendosi parte attiva delle numerose domande poste in particolar modo al sindaco. La risposta di Dario Raugna è stata, però, molto chiara: a fronte di un contenzioso legale in corso - e ha precisato che si tratta di indicazioni ricevute sia dall’avvocato Federico Rosati sia dal segretario comunale Salvatore Di Giuseppe - non può modificare il suo comportamento e i diportisti devono rispettare quanto previsto dalle ordinanze di sgombero. E senza alcuna deroga sui termini fissati.

Qualcuno di questi diportisti ha, però, fatto presente che la sua barca ha bisogno di riparazioni per essere rimessa a mare tanto da dover far intervenire il meccanico. Il sindaco Dario Raugna ha precisato che l’area non è un cantiere autorizzato e che quindi non è possibile effettuare interventi se non quello relativo al prelievo e al trasferimento delle barche in altra sede. Tuttavia Raugna ha assicurato la settantina di diportisti presenti, tra cui anche persone giunte dal Veneto, spiegando che fra un po’ di giorni riceverà i responsabili della categoria in Comune.

Infine una nota indubbiamente curiosa. Prima che sul posto giungesse il sindaco, all’insegna della festa di Carnevale, Tarcisio Viero che indossava una maglietta bianca con la scritta retrostante "autista del sindaco", ha fatto sfilare un asinello con addosso un lenzuolo con lo stemma della città di Grado e sulla fronte un cartello con la scritta "Mi chiamo Dario". (an.bo.)

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