Alle Sorelle Ramonda rilancio con mercatini food village e viabilità

RONCHI DEI LEGIONARI. Era il 5 dicembre del 2008 quando, a Ronchi dei Legionari, apriva il Centro commerciale Ramonda. Diciotto anni prima il gruppo veneto, fondato nel 1954, aveva messo gli occhi sulla città, considerata strategica, in virtù della sua posizione, per gli affari. Nel 2006 la posa della prima pietra e due anni dopo il taglio del nastro. Per un investimento complessivo di 25milioni di euro, 3 dei quali dedicati alla nuova viabilità.
Ebbene otto anni dopo quel traguardo il presidente, cavalier Giuseppe Ramonda, punta al rilancio e da oggi la struttura di via Pietro Micca è pronta ad affrontare il futuro. Da oggi e fino all’8 gennaio gli spazi del centro commerciale si trasformano nel “Food Fashion Village”, grazie all’intervento del Visual Studio di quel Lucio Vittori che è anche patron di “Chocofest”. Ci sarà un vasto mercatino e diverse iniziative di richiamo, ma nella pentola, al quartier generale di Alte di Montecchio Maggiore, bolle ben altro. Entro la primavera prossima, infatti, aprirà i battenti, nel piano interrato, il “Food Village e Gosolec”, uno spazio nel quale promuovere l’enogastronomia del Friuli Venezia Giulia e delle regioni di Alpe Adria, con corner dedicati ai produttori, ristoranti e punti per la degustazione. Ma non solo.
Sono ormai a buon punto le trattative per la riapertura di un grande negozio dedicato al fai da te, ma anche di un punto vendita nel settore dell’alta tecnologia e di un salone di acconciature per uomo e donna. L’attenzione, poi, si sposta anche sulla viabilità, vera e propria spada di Damocle per il centro commerciale dal 2008 a oggi. Otto anni che hanno visto la famiglia Ramonda resistere, nonostante siano spariti dalla scena moltissimi negozi. Non appena superate le “pastoie” burocratiche, infatti, scatteranno i lavori per la costruzione di una rotatoria lungo via Redipuglia, all’altezza dell’autolavaggio per intenderci, ma anche di una rotonda interna che faciliterà l’ingresso, mentre si spera nella realizzazione della rotatoria all’uscita del casello autostradale che sta per essere ampliato. «Abbiamo sempre creduto nella potenzialità di questo centro – sono le parole di Giuseppe Ramonda – e nonostante i tempi bui che, speriamo, ci lasciamo alle spalle, continuiamo a crederci. Ecco perchè l’idea di aprire questo grande mercato che conterà ben 55 corner di varie dimensioni dedicati alle specificità agroalimentari. Uno spazio di qualcosa come 2.500 metri quadrati che potrebbe dar lavoro a una cinquantina di persone».
«Il bacino d’utenza c’è – ha aggiunto – ma dobbiamo diversificare rispetto alle altre realtà esistenti nella regione. Ed ecco che abbiamo puntato a questo settore, al quale si abbinerà quello dedicato ai sani stili di vita e alla cura della persona. Questi otto anni, voglio rimarcarlo, non sono stati tutti da buttare, nonostante la crisi e le evidenti defezioni. I nostri due negozi, 5mila metri al pianoterra e 2mila al piano intrerrato, hanno continuato a fare buoni numeri e questa è stata la forza che ci ha permesso di guardare fiduciosi al futuro». Il 20-30% dei nuovi spazi commerciali, poi, potranno essere dedicati ai prodotti tipici delle regioni che confinano con il Fvg. Slovenia e Carinzia in particolare. Sapori di alta qualità e produzione limitata e artigianale, prodotti di nicchia che non sono presenti nella tradizionale rete commerciale. E, poi, spazio anche a chi coltiva la terra e qui potrà vendere direttamente i propri prodotti. Una zona che appare più appetibile con la nuova viabilità, non solo quella già esistente e che conduce tutte la auto dalla rotonda del raccordo autostrada-aeroporto e, poi, attraverso il nuovo sottopasso si sviluppa sotto al casello autostradale dell’A4. L’ingresso da via Redipuglia, che in questo periodo natalizio sarà addobbato in maniera più vistosa appare come elemento irrinunciabile per perseguire i nuovi ed importanti obiettivi che s’impone l’azienda veneta.
@luca_perrino
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