All’Ikea di Villesse posto fisso per l’80% dei dipendenti

VILLESSE
Il posto fisso? Una chimera secondo il governo Monti. Una realtà a Ikea.
Sì, il megastore di Villesse conta oggi 240 dipendenti, di cui circa l’80% a tempo indeterminato. Insomma, otto dipendenti su dieci non sanno più cos’è la precarietà e, in momenti di crisi, è una gran bella cosa. Così, un giovane può iniziare a pianificare la propria vita, costruirsi una famiglia, magari avventurarsi anche in un mutuo per mettere su casa.
Ma l’80% è tanto o poco? «Indubbiamente è un dato considerevole - sottolinea Luciano Sartori della Cgil - e ciò è avvenuto anche grazie agli accordi sindacali siglati nel momento in cui Ikea ha aperto il suo negozio a Villesse». Solitamente, infatti, in un centro commerciale la media dei posti fissi non supera il 70 per cento. Quindi, Ikea è assolutamente all’avanguardia.
«Abbiamo un gruppo dirigente cosmopolita, che incarna - si legge in una nota del colosso svedese - uno degli aspetti peculiari della personalità aziendale, ma non è un caso che i nostri collaboratori riflettano le caratteristiche del nostro territorio, a cavallo tra più province del Friuli Venezia Giulia e a due passi dalla Slovenia: la maggior parte abita nella vicina provincia di Gorizia, ma anche a Trieste e nella provincia di Udine. Inoltre, il 12% di collaboratori a contatto con i clienti, oltre all’italiano parla soprattutto sloveno e croato».
Importante anche l’aspetto relativo alla formazione del personale: aspetto sul quale Ikea ha sempre investito parecchio. «Solo nel 2011 hanno partecipato a ben cinquemila ore di formazione, di cui 500 dedicate alla sicurezza», si legge ancora nella nota di Ikea che esplicita: «Anche Ikea Villesse ha aderito al nuovo contratto integrativo aziendale, improntato ad un nuovo sistema del premio di partecipazione e a innovazioni sul welfare: possibilità di anticipare il Tfr (Trattamento di fine rapporto) motivi di studio per sè o per i figli e 12 mesi di aspettativa in più post maternità».
«Il nostro scopo è cercare di incontrare le esigenze dei nostri clienti, facendole nostre e rovesciandole dentro un negozio che assomigli sempre più a loro. Ricordiamo che acquistare mobili per la casa è una scelta che coinvolge tutta la famiglia, che accogliamo in negozio con servizi dedicati quali assistenza nello Smaland, aree dedicate a relax e allattamento, servizio “pappa” al Ristorante, spazi di gioco nei vari reparti, calendario di attività ludiche ed educative. L’Italia si conferma il terzo Paese fornitore di mobili e complementi di arredo per tutto il gruppo Ikea. Il colosso svedese compra in Italia più di quanto vende nei suoi negozi nella penisola: l’8% del volume degli acquisti del gruppo Ikea nel mondo viene effettuato in Italia, mentre il mercato italiano copre solo il 7% del volume delle vendite di Ikea nel mondo. L’80% degli acquisti di Ikea in Italia sono mobili, e le cucine rappresentano il 34 % del totale. In particolare, il Friuli Venezia Giulia rappresenta il 30% del totale acquistato in Italia, seconda solo al Veneto».
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