Alloggi sociali nell’ex fabbrica Sadoch

Il Fondo housing sociale Fvg realizzerà 94 appartamenti, solo gli attici in vendita
La facciata principale dell’ex fabbrica Sadoch in viale Montebello
La facciata principale dell’ex fabbrica Sadoch in viale Montebello

Dopo oltre vent’anni di abbandono e di progetti annunciati e mai partiti, l’ex fabbrica Sadoch di viale Montebello si prepara a nuova vita. A giugno sarà perfezionato l’acquisto da parte del Fondo housing sociale Fvg gestito da Finint Investments SGR, poi inizieranno i lavori, che dureranno circa un anno e mezzo. Alla fine del cantiere il progetto, che prevede il mantenimento del profilo architettonico della facciata attuale, vedrà realizzati 94 alloggi che saranno destinati prevalentemente alla locazione a canone agevolato.

L’immobile, costruito nel 1957, ha una superficie complessiva di circa 9mila metri quadrati, tra la palazzina più bassa che si affaccia sulla strada e l’edificio più alto alle sue spalle. Negli ultimi anni si è assistito ad un lento e costante degrado dell’ex fabbrica cartotecnica, con infissi caduti, immondizie accumulate in più punti, porte divelte e ripetuti atti vandalici, segnalati più volte anche dai residenti della zona.

Dall’esterno si nota l’incursione incontrollata di chi ha imbrattato i muri e ha staccato pezzi di recinzione, alla ricerca probabilmente di oggetti o mobili. Ma ormai ben poco è rimasto di quella stabilimento, molto conosciuta in passato in tutta la città. Anche il marciapiede davanti allo stabile risulta particolarmente danneggiato, con il porfido che in più punti lascia intravedere ampi buchi.

Abitazioni e supermarket all’ex fabbrica Saul Sadoch
Lasorte Trieste 21/09/11 - Viale Ippodromo, Ex Sadoch, Amianto

In queste settimane l’attuale proprietà, l’Art 2000 Srl, sta eseguendo la rimozione dei materiali residui e la pulizia delle aree circostanti, prima di arrivare al rogito, previsto a fine giugno, quando lo stabile passerà nelle mani del fondo Housing Sociale FVG, che ne curerà la risistemazione immobiliare e la successiva gestione, in collaborazione con il gestore socio-immobiliare.

«Siamo un fondo di housing sociale che ha l’obiettivo di investire circa 50 milioni di euro nella regione Friuli Venezia Giulia, per a realizzare almeno 330 alloggi da destinare a canone calmierato rispetto al mercato, favorendo il recupero e la riqualificazione di strutture dismesse - spiega Sara Paganin, Senior Fund Manager di Finint Investments SGR -. A Trieste abbiamo identificato l’edificio industriale ex Sadoch come progetto di riqualificazione immobiliare a fini sociali, un progetto ambizioso e complesso, perché l’edificio va completamente riprogettato, tenendo conto anche dei vincoli esistenti».

La palazzina principale si articolerà su otto piani, oltre ad un seminterrato per i parcheggi, mentre nell’edificio antistante troveranno posto ulteriori tre piani di appartamenti. Gli attici saranno venduti, mentre il resto delle unità saranno date in locazione a canoni calmierati, anche con la formula dell’affitto-riscatto, agli aggiudicatari dell’apposito bando che verrà predisposto. «Housing sociale non significa solo appartamenti a canone calmierato - continua Sara Paganin - ma soprattutto dare vita a una comunità sostenibile offrendo spazi comuni e servizi destinati all’integrazione e alla socializzazione». Per questo motivo all’interno della struttura saranno creati anche due spazi dati in utilizzo gratuito agli inquilini.

L’housing sociale prevede inoltre una convenzione specifica da stipulare con il Comune di riferimento e un tetto massimo fissato per le locazioni. Per questo la società di gestione del fondo ha incontrato nei giorni scorsi l’assessore Elena Marchigiani.

«Stiamo valutando come strutturare la convenzione, per capire le esigenze reali che ci sono a Trieste e la fascia di affitti più adeguata - spiega Marchigiani -. Puntiamo a rispondere quanto più possibile alle domande del territorio e a mettere in rete i servizi già presenti in quella zona dove, ricordiamo, ci sono già anche numerosi alloggi Ater. Dal punto di vista delle opere - prosegue l’assessore - è stata prorogata da parte del Comune la concessione edilizia, fino al 2017, per quanto riguarda la struttura affacciata su viale Montebello. L’ex Sadoch ha una vicenda lunga e travagliata, ma finalmente – conclude l’assessore - possiamo annunciare che l’iter per la sua riconversione è ufficialmente partito».
 

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