Ambientalisti in ansia per la doppia faccia del torrente Judrio

CORMONSA lanciare l’allarme è l’associazione Judrio, allegando relativa foto scattata a Brazzano: “La situazione delle acque dello Judrio a San Rocco è questa: non ci sono commenti...a Mernico...

CORMONS

A lanciare l’allarme è l’associazione Judrio, allegando relativa foto scattata a Brazzano: “La situazione delle acque dello Judrio a San Rocco è questa: non ci sono commenti...a Mernico invece le acque dello stesso fiume sono bellissime”. L’immagine è chiara: i colori del fiume sono tutt’altro che limpidi, ed anzi emergono anche delle macchie bianche per nulla rassicuranti. Non è la prima volta che l’associazione si occupa delle condizioni del corso d’acqua: recentemente il sodalizio aveva auspicato che gli enti competenti documentassero le condizioni del fiume con prelievi e relative analisi, invito che viene nuovamente riproposto dall’associazione in questi giorni. “Ne sono state fatte più a monte o più a valle, ma non a Cormons – sottolineano dall’associazione – specifichiamo che a far analizzare le acque non possiamo essere noi, ma gli enti preposti come l’Arpa”. Un intervento in tal senso, per dissipare ogni dubbio sulle reali condizioni del corso d’acqua, sembra quindi sempre più necessaria.

Intanto, però, l’amministrazione Felcaro si attiva al fine di valorizzare il prezioso bene dello Judrio. Nei giorni scorsi la giunta ha infatti votato il via libera all’adesione al percorso partecipato per la sottoscrizione della “Dichiarazione di intenti” finalizzata alla sottoscrizione del cosiddetto “Contratto di fiume”. Una soluzione, quest’ultima, adottata già da altre municipalità per salvaguardare altri corsi d’acqua in regione, e che ora si vorrebbe applicare anche ad uno dei fiumi dalla storia più significativa. Interlocutore identificato dalla Regione per il progetto è il Consorzio di Bonifica Pianura Isontina: l’ente sarà referente della fase di start-up per attivare e supportare il percorso partecipato, strutturare gli atti necessari, fino alla formalizzazione e all’attivazione degli organismi previsti dallo strumento del “Contratto di Fiume”.

Infine, dopo il successo della prima camminata lungo le sponde dello Judrio svoltasi a inizio settembre, l’associazione che porta il nome del corso d’acqua ripropone un’altra gita alla scoperta dei luoghi più affascinanti del fiume. Il 13 ottobre prossimo gli appassionati scopriranno infatti la zona nord dello Judrio, raggiungendo in macchina la località Ponte Clinaz, per proseguire poi a piedi per circa 5 chilometri sul sentiero rivierasco che porta a Clabuzzaro. —



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