Amianto abbandonato da scaricatori abusivi Via allo smaltimento

Emanuela Masseria
Ben poco sembra contrastare la brutta abitudine di abbandonare rifiuti anche pericolosi in angoli poco visibili della città. Il problema stavolta è un po’ più serio perché ad essere stati ritrovati sono delle lastre in cemento-amianto in prossimità di due punti del muro di cinta di villa Ritter, vicino al condominio di via Toti 9, nel quartiere di Straccis. La denuncia in questo caso è della Polizia locale.
C’è stato poi un altro ritrovamento nella zona del confine di Stato di Sant’Andrea. La segnalazione qui è partita, invece, dalla Guardia di Finanza di Gorizia che ha avvertito il Comune di un abbandono da parte di ignoti di rifiuti speciali e urbani, tra cui c’erano altri pezzi di lastre in presunto cemento-amianto. Vista l’impossibilità di risalire agli autori del danno e la necessità di intervenire tempestivamente per la rimozione dei materiali è stata contattata l’amministrazione comunale che, in questi casi, si occupa di eliminare il problema, con il trasporto e lo smaltimento di quanto rinvenuto in una discarica autorizzata. Come accade per gli interventi per i quali è prevista una spesa inferiore ai 40 mila euro, e vista l’urgenza di rimuovere dal territorio rifiuti potenzialmente pericolosi per la salute umana, è stata avviata una procedura per le vie brevi, esente dagli obblighi del ricorso al Mercato elettronico della pubblica amministrazione. Visto che, inoltre, si tratta di un’operazione che contempla acquisti di beni e servizi fino 5 mila euro è stata contattata direttamente una ditta specializzata, la Bortolutti coperture di Staranzano, che ha presentato un’offerta di 950 euro per il servizio di rimozione, trasporto e smaltimento del materiale rinvenuto, secondo le normative di legge. Un prezzo considerato congruo da parte del Comune che ha portato a un affidamento diretto dell’intervento per la cifra complessiva di 1.159 euro. Un importo che potrebbe sembrare non eccessivo ma che purtroppo si somma alle spese che vengono stanziate più volte all’anno per interventi che riguardano la rimozione di rifiuti abbandonati. Ovviamente l’esborso per eliminare l’amianto è di solito più alto.
Il Comune, comunque, punisce severamente chi abbandona materiale contenente amianto su strade e aiuole, piuttosto che in aperta campagna. Ci sono comunque delle modalità, legali e in sicurezza, per provvedere a questo tipo di problemi. Il 20 dicembre 2019 la Regione ha approvato le linee guida per l’organizzazione della microraccolta comunale e l’autorimozione di manufatti contenenti amianto di piccole entità da parte dei privati cittadini. Per garantire l’esecuzione dei lavori in piena sicurezza sono stati definiti, in modo puntuale, le quantità e le procedure operative necessarie a salvaguardare i soggetti direttamente e indirettamente interessati, come vicini di casa o passanti. —
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