Amianto da smaltire alla scuola “Frinta” quattro mesi di chiusura per la bonifica

Del Sordi: «Gara fra settembre e ottobre. Elimineremo radicalmente le fibre». I 110 alunni saranno trasferiti alla Pecorini



«Quanto dureranno i lavori? Non meno di quattro mesi, forse anche cinque. Ma ci riserviamo di comunicare un cronoprogramma più preciso quando l’Aas2 ci dirà se il nostro progetto va bene o deve essere integrato».

A dirlo l’assessore comunale alle Manutenzioni, Francesco Del Sordi. La tempistica, va ripetuto, è cautelativa e prudenziale. «Perché - fa eco Alessandro De Luisa, dirigente del settore Lavori pubblici - potrebbe anche essere che, di concerto con la ditta che andremo ad individuare, riusciamo ad accorciare i tempi, considerato che i lavori si svolgono all’interno e non si è in balìa del meteo. Vedremo. L’obiettivo è di fare bene e, possibilmente, senza arrecare troppi disagi all’utenza».

Parliamo della scuola primaria “Frinta”. Come si ricorderà, residui di colla cementizia con presenza di amianto furono riscontrati nel corso delle indagini preventive alla riapertura dell’edificio di via Codelli. «Si ipotizza - le parole di De Luisa - che durante i lavori di ripavimentazione realizzati vent’anni fa, non tutto lo strato di colla esistente sia stato eliminato assieme al vecchio pavimento. Va rilevato che quello strato di colla, proprio durante i lavori di due decenni fa, era stato ricoperto con il nuovo mastice sul quale era stata incollata la nuova pavimentazione».

Per precauzione, e per poter bonificare il plesso, dall’inizio del nuovo anno scolastico circa 110 alunni svolgeranno l’attività didattica alla “Pecorini”, nel quartiere di Straccis, e potranno usufruire di un servizio di trasporto scolastico ad hoc, proprio come capitò nel caso della “Perco” di Lucinico emigrata, per cause di forza maggiore, negli spazi del Polo liceale di via Diaz. Fortunatamente, va rimarcato una volta di più, non è stata riscontrata la presenza di amianto nell’aria.

«Adesso, si tratta di attendere le ultime decisioni dell’Azienda sanitaria Bassa friulana-Isontina. Il Comune, precauzionalmente, ha elaborato un progetto che non prevede il semplice tamponamento o incapsulamento dei residui di amianto presente. Vogliamo effettuare un lavoro radicale che ci permetta di estirpare integralmente l’amianto che si annida sotto la pavimentazione. Non deve rimanere nemmeno una fibra». E questo, chiaramente, comporta una tempistica più lunga ma il risultato finale sarà definitivo, perfetto.

«Dopo quanto successo alla “Perco”, la scuola che venne incendiata dolosamente, è cosa buona e giusta essere più realisti del re - aggiunge Del Sordi -. Pertanto, i lavori dovranno eliminare ogni tipo di insidia».

Entrando nello specifico, sono interessate al problema dieci stanze su diciotto, quindi un po’ più della metà. «Un piano - spiega ancora l’assessore comunale - risulta essere “pulito”, ovvero senza alcun residuo di questa sostanza dannosa. Qualcuno potrà dire che avremmo potuto garantire l’entrata agli alunni e al personale scolastico nell’area non interessata al problema. Ma ci siamo detti che era meglio chiudere tutto per consentire alla ditta che effettuerà i lavori di procedere agevolmente, senza intoppi e senza disturbarsi reciprocamente».

L’intervento costerà 100 mila euro complessivi: ai 70 mila euro già stanziati prima che scoppiasse il caso-amianto se ne aggiungeranno altri 30 mila. Nel frattempo, va sottolineato il grande senso di responsabilità dei genitori degli alunni che frequentano la “Frinta”. Anche in occasione della recente conferenza stampa in cui venne resa nota l’esistenza del problema hanno dimostrato di “comprendere” la situazione, interessandosi subito al lato operativo, ovvero alle modalità dei trasporti e del rientro in classe alla “Pecorini”. «Ogni classe - la rassicurazione del dirigente scolastico Flavio Petroni - avrà la sua stanza. Non ci saranno soluzioni miste o raffazzonate perché lo spazio c’è. Anche le maestre, ovviamente, rimarranno sempre le stesse».

Si sta studiando anche la possibilità di “differenziare” gli ingressi in modo tale che agli alunni della “Pecorini” abbiano un’entrata, quelli della “Frinta” un’altra. E potrebbe essere effettuata anche qualche piccola modifica oraria proprio per garantire una convivenza ordinata delle due scuole. Notizie più certe e puntuali verranno diffuse in seguito. —



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