Amianto, nuovi passi avanti dalla Regione

Nuovi passi avanti dalla Regione per sostenere e guidare gli esposti ed ex esposti amianto e le loro famiglie. Li fa presenti il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti, evidenziando la «necessità di mantenere viva l’attenzione e la vigilanza dei rappresentanti istituzionali del territorio». Moretti fa inoltre riferimento all’Associazione esposti amianto che va coinvolta e ascoltata.
Dopo dunque l’inaugurazione dell’attività del Centro regionale unico amianto, al San Polo, sono seguiti provvedimenti significativi. «Il primo passo - spiega Moretti - si riferisce all’approvazione, lo scorso 19 febbraio, su proposta dell’assessore alla Sanità Telesca, della delibera di giunta n. 250 relativa al “Percorso sanitario assistenziale del soggetto esposto o ex esposto ad amianto”. È un primo atto, non decisivo ma nemmeno banale, del quale va sottolineata l’importanza, perché finalmente - nell’arco di un anno, tempo durante il quale è prevista l’applicazione del percorso sanitario sul territorio regionale, che avrà come riferimento il Crua – si potrà dare concretezza ad alcune esigenze poste in questi anni dalle diverse associazioni che si occupano del tema: l’iscrizione al registro regionale esposti ed il rilascio di uno specifico tesserino per esposti ed ex esposti ai fini dell’esenzione del ticket, per gli accertamenti di primo livello e per quelli specialistici; la collaborazione continua tra Crua, Servizi di Prevenzione, Università per la formazione e informazioni di operatori e medici di medicina generale; la definizione di un percorso sanitario preciso per l’accertamento mirato delle patologie amianto correlate».
L’altro passo compiuto riguarda l’avvio di una specifica collaborazione tematica, all’interno del tavolo istituito tra Regione Fvg e Slovenia convocato giovedì scorso, proprio sul tema amianto, collaborazione che vedrà coinvolti il Crua di San Polo e il Distretto sanitario di Nova Gorica, interessata per una parte del territorio da problemi legati all’impiego dell’amianto per particolari attività economiche».
Moretti quindi aggiunge: «Nei giorni scorsi, l’Associazione Esposti Amianto di Monfalcone ha espresso la necessità che il Crua assuma da subito la funzione di supporto psicologico ai malati e ai loro familiari: gli stessi vertici dell’Aas 2 si sono impegnati in più occasioni (l’ultimo proprio il giorno dell’inaugurazione del Centro) a implementare l’organico anche con uno psicologo che si occupi di questo aspetto. Condivido anche l’esigenza – esposta sempre dall’Aea - che, proprio per la presenza a Monfalcone del Crua e delle patologie amianto correlate, si mantenga e si valorizzi in tale sede l’esperienza del servizio di Anatomia patologica, senza che per questo venga meno quanto stabilito a suo tempo nella programmazione sanitaria regionale».
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