Amici sgomenti per la morte di Raccovelli

RONCHI DEI LEGIONARI. Ha lasciato sgomenti gli amici e i soci del Tennis club Ronchi, i tanti che lo conoscevano e lo apprezzavano, la morte improvvisa di Giovanni Raccovelli, 66 anni, su uno dei campi dell'impianto sportivo di Vermegliano. Nessuno avrebbe potuto immaginare quanto è accaduto nel primo pomeriggio di venerdì, quando Raccovelli, vicepresidente del Tennis club Ronchi è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava in campo con un amico e i prolungati tentativi di rianimazione non hanno sortito alcun effetto. Tanto meno il presidente regionale della Federazione italiana tennis, Antonio De Benedittis, nato dal punto di vista tennistico proprio sui campi e all'interno della società di Ronchi dei Legionari, che con Raccovelli ha scambiato qualche parola all'uscita dall'impianto giovedì. «L'avevo visto poi, apprezzandone ancora una volta le capacità di dirigente sportivo e la passione che ci metteva, solo qualche settimana fa - ricorda De Benedittis, che venerdì pomeriggio si è poi recato al Tennis Ronchi -, in occasione del girone di qualificazione della "Winter Cups by Head", che la società ha accettato di organizzare». Una manifestazione importante, di portata internazionale che a Ronchi dei Legionari ha portato atleti under 14 e allenatori di 8 nazioni, oltre ad arbitri, tecnici, appassionati e che ha visto Raccovelli impegnato assieme al presidente Lucio Baradel e agli altri dirigenti della società, cresciuta nel tempo e che ora conta oltre 120 soci e un'attività che si estende anche al settore giovanile. «Era un dirigente "vecchio stampo" nel senso migliore del termine - afferma De Benedittis -, perché era capace, attento e disponibile a recepire le novità richieste nella gestione di una società sportiva ora. Giovanni ci metteva inoltre una grande passione, che si è vista durante la "Winter cup". Durante quei giorni è stato sempre presente al Tennis Ronchi». Giovanni Raccovelli ha inoltre messo a disposizione del circolo anche la sua esperienza di giudice arbitro e un'altra passione, quella della fotografia, come in tanti hanno avuto modo di vedere sempre durante il giorni della manifestazione internazionale. La società sportiva si è tenuta fra l'altro al passo con le normative anche per quel che riguarda la dotazione del defibrillatore, prevista dal ministero della Salute, che pure ha rinviato di sei mesi, fino a luglio, il termine per ottemperare al decreto. La presenza del dispositivo non è bastata però a evitare la morte di Giovanni Raccovelli e nemmeno il rapido intervento dei sanitari del 118, accorsi sul posto. Molti amici hanno espresso il loro dolore e le condoglianze alla moglie Daniela Grillo, insegnante di matematica nella scuola media Randagio di Monfalcone, e al resto della famiglia. La data dei funerali a ieri pomeriggio non era ancora stata fissata. (la. bl.)
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