Amore, bugie e calcetto: si gira a Trieste

Sono iniziate ieri le riprese del nuovo film diretto dal regista Luca Lucini
TRIESTE Sette amici, sette diverse storie di vita, un'unica passione: correre dietro al pallone per la partitella del giovedì sera. Questo il cuore della trama di «Amore, bugie e calcetto», la nuova commedia romantica che Luca Lucini ha cominciato a girare ieri a Trieste con un cast di alta qualità: Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Claudia Pandolfi e Giuseppe Battiston. La location del primo ciak è l'elegante Villa Della Zonca in via Petrarca, dove il regista ha ambientato la casa della coppia separata Bisio-Finocchiaro. E proprio nello studio della villa si gira la prima scena in programma, un particolarissimo tête à tête tra i due: lui, disteso su un lettino da ambulatorio, si fa visitare da lei, medico, per un dolorino a un muscolo. Scatta un attimo di complicità e Bisio cerca di baciarla, bloccato subito dalla sarcastica battuta della Finocchiaro: «Ma dai Vittorio, non puoi fare sesso con me, sono tua moglie! E poi sono troppo vecchia, ho quasi la tua età…».


Lucini - che si è fatto le ossa dirigendo i videoclip di Laura Pausini, Vinicio Capossela e Ligabue - sembra dunque aver lasciato l'universo adolescenziale del suo strepitoso esordio «Tre metri sopra il cielo», divenuto nel 2003 il film-cult per un'intera generazione di teenagers. Qui il regista racconta personaggi alle prese con le gioie e i dolori della vita adulta: matrimonio che zoppica, lavoro da tenere in piedi, figli che stanno a loro volta diventando grandi. In mezzo a tutto, o meglio come panacea di tutto, la partita di calcetto e il torneo con la squadra degli amici fidati. Il film infatti seguirà nove incontri dei sette calciatori per hobby (oltre a Bisio, attore e volto storico di «Zelig», anche Pietro Sermonti, per anni nel cast di «Un medico in famiglia», Giuseppe Battiston, Filippo Nigro, Andrea De Rosa, Max Mazzotta e Andrea Bosca), fino alla finale di torneo, che potrebbe vedere sul set triestino una squadra di veri professionisti. Si vocifera già qualche nome, come Altobelli, Massaro e Zenga.


Il calcio, insomma, è preso un po' a metafora della vita, dove l’amicizia può nascere fra persone dalle estrazioni sociali più disparate (i protagonisti sono studenti, piccoli imprenditori, operai) e cementarsi attorno a un amore comune, proprio come in una squadra. Ma se sul campo ognuno sa come muoversi e i ruoli sono ben definiti, più difficile per i protagonisti è trovare la propria posizione nei rapporti con le donne. Ecco perché il film si regge anche sulla fetta femminile del cast: la straordinaria Angela Finocchiaro, appena vista in «Mio fratello è figlio unico», Claudia Pandolfi, che torna finalmente al cinema dopo essere stata la paladina di «Distretto di polizia» in tv, e la giovane Chiara Mastalli, già famosa per aver partecipato al gruppo di «Notte prima degli esami». Anche il cast tecnico si avvale di nomi importanti, già collaboratori di Lucini in «Tre metri sopra il cielo» e «L'uomo perfetto», come il direttore della fotografia Manfredo Archinto e lo scenografo Marco Belluzzi (che ha in curriculum «Puerto escondido di Salvatores e «La cura del gorilla» con Bisio).


«Amore, bugie e calcetto», anche solo sulla carta, si propone come un film di punta della prossima stagione: è coprodotto da Cattleya, uno dei marchi più prolifici del cinema indipendente italiano, e dal colosso Warner, che lo distribuirà in sala, ma si avvale anche del finanziamento di centomila euro del Film Fund stanziato dalla Friuli Venezia Giulia Film Commission, punto d'appoggio imprescindibile e prezioso per le produzioni che arrivano in Regione. La troupe resterà in città per sette settimane e girerà in numerose location, dall'Università agli uffici presidenziali della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, dal Giardino Pubblico al Porto Vecchio, da Piazza Borsa all'Ospedale di Cattinara, che ha già accolto la produzione tedesca Trebitsch per le due fiction tratte dai romanzi di Veit Heinichen. Nel film vedremo anche dall'interno lo stabilimento tipografico e la redazione de «Il Piccolo», dove lavorerà Battiston nei panni di un giornalista, e ovviamente cinque campi di calcio che ospiteranno le riprese degli incontri: il palazzetto di Chiarbola, l'oratorio Santa Rita, il Don Bosco, il campo del Trifoglio a Campanelle e quello del Dopolavoro Ferroviario di Roiano.


Fondamentale, come sempre, sarà anche il ruolo delle maestranze locali messe a disposizione dalla Film Commission, professionisti cresciuti sul territorio che costituiscono circa un terzo della troupe in tutti i suoi reparti, dalla scenografia al trucco. E - notizia utile per gli amatori del calcetto - la produzione è ancora alla ricerca di una cinquantina di comparse che interpreteranno le squadre avversarie dei protagonisti. Inizialmente il film doveva essere ambientato a Milano, ma i responsabili di Cattleya e Warner si sono già detti soddisfatti di aver scelto Trieste, tanto che prospettano la possibilità di iniziare un rapporto continuativo con la FVG Film Commission per portare nel capoluogo giuliano e in Friuli nuovi progetti.
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