Ampie terrazze, parquet e soluzioni tecnologiche nei nuovi alloggi Ater costruiti in via Dell’Acqua

la novità
Iniziano ad accendersi le luci e a spuntare i primi fiori sui terrazzi delle nuove palazzine Ater di via Cesare dell’Acqua. Un complesso di edilizia popolare da fare invidia agli interventi di edilizia privata, con due immobili per complessivi 50 appartamenti capaci di garantire in totale 154 posti letto.
Ieri la presentazione ufficiale del complesso residenziale realizzato grazie a finanziamenti regionali per complessivi 13.167.433 euro, e costruito dalla Riccesi secondo i principi della bioedilizia, con l’utilizzo di tecniche e tecnologie di edilizia sostenibile. «A partire dal 15 dicembre scorso abbiamo già assegnato 30 alloggi, alcuni inquilini si sono trasferiti e entro la primavera verranno completate tutte le assegnazioni e le palazzine saranno completamente abitate», ha spiegato il presidente di Ater Trieste Riccardo Novacco.
Le dimensioni degli alloggi con vista aperta e in mezzo al verde variano dai 50 ai 95 metri quadrati, con porta blindata, parquet in alcune stanze, terrazzi molto ampi, impianti centralizzati che a loro volta poi si distribuiscono nei singoli alloggi. Per la gestione corretta di tutte le innovazioni tecnologiche disponibili, agli inquilini viene garantito adeguato supporto. Insomma, un vero gioiello dell’edilizia popolare, molto gradevole anche dal punto di vista estetico. «Mi auguro ogni inquilino ci aiuti a mantenere bene questo complesso residenziale – ha sottolineato Novacco –, usando quel buon senso che ancor oggi non vedo in tanti contesti abitativi. Tante manutenzioni, con i relativi costi, se ci fosse una buona conduzione degli alloggi e delle parti comuni da parte degli inquilini non servirebbero». In zona, in via Negri, è stato attivato anche il servizio di portierato sociale. Il complesso edilizio è stato interamente realizzato con elementi strutturali in legno. Ogni alloggio ha a disposizione soffitta e un posto auto. Gli appartamenti al piano terra – di questi, tre sono riservati a persone con disabilità – sono tutti dotati di spazio verde di pertinenza. Un intervento, dunque, dalla valenza sociale e ambientale. «Gli obiettivi – ha evidenziato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti – sono stati raggiunti: mettere a disposizione un numero significativo di appartamenti per dare risposte al territorio, e poi le innovazioni dal punto di vista energetico». «Difficilmente si trovano interventi simili in regione – ha aggiunto Pizzimenti –, quindi questo di Trieste diventa punto di riferimento per i prossimi progetti».
«È un bel segnale che il pubblico e il privato lancino questo tipo di costruzioni, che vanno sostenute e incentivate – ha rimarcato l’assessore comunale all’Urbanistica Luisa Polli –. Queste abitazioni garantiscono una qualità della vita, a chi vi risiede, che va tutelata». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo