Anche studenti del Nordio alla Biennale di Sgarbi

Saranno selezionati i migliori. A Jesolo per l’allestimento le opere già scelte La mostra si aprirà il 2 luglio, in concomitanza con il varo di Costa Favolosa
Lasorte Trieste 23/06/09 - Porto Vecchio, Magazzino 26
Lasorte Trieste 23/06/09 - Porto Vecchio, Magazzino 26

di Gabriella Ziani

Dalle aule di scuola alla vetrina della «Biennale diffusa», per i ragazzi del Liceo artistico Nordio potrebbe essere questa l’opportunità in allestimento. È l’ultima idea degli organizzatori, che vorrebbero ospitare opere selezionate dei migliori allievi nell’ambito della rassegna che tra poche settimane s’inaugura al Magazzino 26 di Porto vecchio.

Anche la data d’inaugurazione si è nel frattempo un po’ modificata: sarà, ed è definitivo, alle 16 del 2 luglio, e cioé nello stesso giorno in cui la sera in pompa magna avverrà il varo della Costa Favolosa, l’ultima ammiraglia delle crociere, una festa dai contenuti prorompenti alla quale è stato invitato anche il presidente Napolitano. I due eventi assieme vorrebbero sommarsi, e farsi vetrina l’uno dell’altro.

«Stiamo lavorando molto e fra grandi sacrifici - racconta Piero Colavitti, che opera con la sua équipe per conto di Vittorio Sgarbi -, abbiamo appena ottenuto da Trieste Marine Terminal, attraverso l’Autorità portuale, i 42 container dismessi che secondo il progetto delimiteranno l’area “deportualizzata”, sono depositati al Molo VII e dobbiamo trovare chi li trasporti fino alla banchina di Porto vecchio».

Oggi il progetto «grafico» della manifestazione sarà illustrato ufficialmente al neosindaco Roberto Cosolini, intanto gli oltre 150 quadri già ammessi dopo la selezione sono già a Jesolo, nella megasede della ditta Tosetto che si occupa di allestimenti di grandi mostre, e specificamente della Biennale veneziana.

Definiti anche i servizi di contorno, nel Magazzino 26 verranno allestiti un bar grande e uno più piccolo, e un bookshop, i servizi di biglietteria saranno forse affidati a una nota azienda di viaggi. «Tutti però lavoreranno con rischio d’impresa - aggiunge Colavitti -, se le cose andranno bene riprenderanno le spese, se andranno benissimo dovranno consegnare le somme eccedenti alla nostra associazione, “Biennale Porto vecchio associazione culturale”, appositamente fondata per ricevere contributi, noi useremo le cifre per offrire eventi collaterali: musica giovane, discoteca e musica “per più adulti” nel vialone davanti al Magazzino, o forse un’operetta, non guadagneremo niente, ma reinvestiamo in città».

La storia dei soldi è sempre allo stesso punto: «Ci sono le delibere - dice l’organizzatore -, del Comune, della Camera di commercio e della Fondazione CrTrieste, ma i soldi non ci sono ancora, tranne i 30 mila euro di Portocittà e i 25 mila della Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia. All’associazione non sono arrivate finora donazioni di sorta, però Allianz ci offre l’assicurazione per il quadro di Caravaggio, per il quale stiamo provvedendo una teca adatta al trasporto».

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