Ancora da fissare la data dell’addio a Felice Maricchio

/ Gradisca

La cittadina della Fortezza dovrà ancora attendere alcuni giorni per dare l’ultimo saluto a Felice Maricchio, il 73enne componente della locale squadra di Protezione Civile deceduto a metà marzo per le conseguenze del Covid. Per volontà dei familiari, in testa l’amata moglie Flora, Maricchio sarà salutato con una messa in presenza delle ceneri. Data e luogo del commiato saranno comunicate successivamente dall’impresa Preschern, non appena vi sarà maggiore chiarezza anche sulla situazione epidemiologica in atto.

Il cuore allegro e un po’ matto di Felice Maricchio, aveva smesso di battere al nosocomio triestino di Cattinara, dopo un lungo ricovero a causa del virus. Di origine gradese, innamoratissimo delle sue radici, Maricchio era molto noto in città perché i genitori Mario e Giovanna hanno gestito per lunghi anni l’apprezzato ristorante “Ai Tre Amici”, specializzato – manco a dirlo – nel pesce. A dar loro una mano nel locale c’erano i tre figli Livio, Vinicio e Felice. Quest’ultimo, sempre istrionico e pronto alla battuta, sapeva sempre farsi benvolere per la sua vena comica e scanzonata. Felice Maricchio ha successivamente gestito il bar Mister Snack di via Papalina, nei pressi del supermercato Eurospar, sino alla meritata pensione.

Viveva in centro storico assieme alla moglie, a due passi dalla Polveriera veneta. Dalla quiescienza l’uomo si è dedicato lungamente e generosamente al volontariato nella Protezione Civile locale, di cui era una vera e propria mascotte ma anche un riferimento operativo, soprattutto per la cucina da campo: indimenticabile l’esperienza in prima linea nell’Aquila del terremoto assieme agli amati compagni della squadra coordinata da Adriano Valle. —

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