Ancora "zona rossa": ecco cosa si può e cosa non si può fare

Anche oggi e domani, come per la vigilia e il giorno di Natale, ogni spostamento dovrà essere giustificato nell'apposita autocertificazione
Strade deserte
Strade deserte

TRIESTE Terzo giorno di zona rossa, oggi, 26 dicembre, a Trieste come nel resto d'Italia: anche oggi (e domani, domenica 27 dicembre) per uscire di casa sarà necessario munirsi di autocertificazione, l’ormai familiare modulo che ci ha accompagnato nel lockdown della scorsa primavera. Fino all'Epifania, infatti, ad eccezione di quattro giorni (28-29-30 dicembre e 4 gennaio), ogni spostamento deve essere giustificato.

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Le passeggiate in gruppo non sono contemplate: massimo in due (deroga coi figli minori di 14 anni), una sola volta a giorno, per andare a trovare parenti o amici. Per il resto uscite solitarie, per fare la spesa, andare in farmacia o in uno dei negozi autorizzati all’apertura, oppure dedicarsi ad attività motorie.

E infatti le strade, in centro a Trieste erano pressoché deserte nella mattina di Santo Stefano: da una parte il lockdown imposto dal Decreto Natale, dall'altra il vento di bora e le temperature in picchiata hanno fatto sì che Trieste si trasformasse in una sorta di "città fantasma", replicando scene già viste durante la prima ondata della pandemia la scorsa primavera.

SCARICA QUI L'AUTOCERTIFICAZIONE:

Ecco quali sono le principali regole da "zona rossa":

Bar e ristoranti

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti solo per la vendita da asporto, dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, permessa senza limiti di orario. L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono possibili solo per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti da asporto. Vietato il consumo all’esterno di bar o ristoranti. Possono continuare la normale attività i bar e ristoranti all’interno di autogrill e stazioni di servizio, ospedali e aeroporti. Ai clienti che pernottano negli hotel sarà consentito il consumo dei pasti nei ristoranti interni. Per il cenone di Capodanno, però, è permesso solo il servizio in camera.

Stop allo shopping

Sono sospese le attività dei negozi, tranne quelli che vendono generi alimentari e di prima necessità. Chiusi i centri commerciali, a eccezione di eventuali supermercati o farmacie situati all’interno. Possono restare aperti anche tabaccai, edicole, farmacie e parafarmacie, profumerie, negozi che vendono prodotti per bambini e neonati. E poi ancora parrucchieri e barbieri, benzinai, lavanderie, ferramenta, negozi di ottica, librerie e cartolerie, fiorai e concessionari di auto e moto. Per tutte le attività commerciali resta possibile la consegna dei prodotti a domicilio. Nei quattro giorni “arancioni”, invece, tutti i negozi potranno restare aperti, fino alle 18. 

Gli spostamenti

C’è il divieto di spostamento, sia nel proprio Comune che verso Comuni limitrofi, a meno di comprovate esigenze lavorative o di salute. Ma tutti potranno andare a visitare parenti o amici, anche in altri Comuni, una sola volta al giorno e al massimo in due (oltre ai minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti). Deroga anche per i genitori separati che vogliano raggiungere i figli minori, anche in altra Regione. Si può uscire per portare fuori il cane e per fare attività motoria da soli e vicino a casa. Si possono raggiungere le seconde case (se nella stessa Regione), ma un solo nucleo familiare alla volta. Il rientro alla propria residenza o domicilio è sempre consentito, senza limitazioni di orario.

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A messa in pochi 

È prevista la possibilità di raggiungere il luogo di culto più vicino a casa. L’accesso in chiesa è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri il distanziamento, in particolare durante le funzioni religiose, nel rispetto dei protocolli. In molte parrocchie, quindi, sarà previsto un numero chiuso, con ingressi contingentati e prenotazione del posto. 

 

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