Angela, il cuore generoso di Piuma

Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910) ha fama di essere stata la prima infermiera ed è considerata la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna. Angela Boskin, invece, nata nel 1885 e sepolta a Piuma dal 1977, può essere considerata tra le prime crocerossine d’Europa. Di sicuro la prima di origine slovena. L’ovalino della sepoltura restituisce il volto intimidito di una ragazza che forse era anche bella. Di sicuro generosa, capace di dedicare la propria vita agli altri. Ecco, sono queste le piccole grandi storie che i cimiteri sanno raccontare a chi ha voglia di ascoltare. Meglio se in compagnia di qualche esperto conoscitore della propria comunità, come in questo caso è stato il prolifico scrittore e storico Vili Princic.
Anche il cimitero di Piuma è sorto come camposanto militare. È ben visibile il muretto, che oggi contorna il parcheggio. Quello originario, sicuramente esistente nel 1900, è stato martellato durante la prima guerra mondiale. Si trovava più a valle rispetto all’attuale, che risale al 1925. L’edificio alla sinistra della chiesa durante il conflitto era un posto di medicazione dell’esercito imperiale. Ma poi ha ospitato anche feriti del Regno. Sicché nel camposanto sono finiti sia italiani che austriaci, prima della traslazione dei primi al sacrario.
La tomba più importante è quella dei conti Della Torre. Meglio parlare, anzi, di monumenti funebri. La loro condizione strutturale è molto compromessa e non rende certo onore all’importanza di chi vi è sepolto. Lo chiamano oblio. Talvolta è semplice disinteresse. Basta leggere una relazione di Alberto Stasi: “Si tratta di una delle rarissime testimonianze del passato della località di Piuma rimaste indenni nelle distruzioni della prima guerra mondiale. I due monumenti funebri più antichi, risalenti alla prima metà dell’Ottocento ricordano i due ultimi discendenti del ramo di Piuma dell’antica famiglia dei conti Della Torre (Thurn-Hoffer und Valsassina), giunti nel Friuli nel Duecento al seguito dei tre patriarchi di Aquileia appartenenti a questa famiglia. I due monumenti sono manufatti pregevolissimi dell’arte funeraria goriziana d’ispirazione neoclassica (forse dello scultore goriziano Filippo Ziperla). Entrambi si contraddistinguono tanto per l’accuratezza del lavoro scultoreo quanto per la raffinatezza delle relative iscrizioni funebri, di afflato poetico, in lingua latina e tedesca. I rimanenti monumenti del complesso funebre, benché più recenti e di minor pregio artistico, sono tuttavia delle testimonianze uniche del passato di Piuma. Appartengono agli eredi dei conti della Torre, i conti Strassoldo di Graffember (del ramo che a suo tempo risiedeva nell’attuale sede della Fondazione Coronini Cronberg), e dei baroni Teuffenbach, che, venuti due secoli orsono dalla Stiria, si legarono per parentela ai Della Torre ereditandone i beni di Puima, Cerò e Vipulzano. Mi è parso di capire che i loro discendenti non siano interessati alla manutenzione del complesso funerario”.
Nella parte più recente del cimitero, più in basso, addossate al muro di cinta ci sono le 16 lapidi dei partigiani, morti in combattimento tra il 1943 e il 1945. Tranne Maraz, ucciso il primo agosto del 1948. Dove e perché? Piuma ha versato un alto tributo alla lotta partigiana con 45 vittime ed è stata la prima località del Goriziano ad erigere un monumento dedicato ai partigiani.
Resta un altro piccolo mistero: la tomba con la ringhiera in cui è sepolta Anna Schweiger. Tumulata nel 1918, potrebbe essere la prima salma di posata a Piuma. A ciascuno i suoi primati.
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