Anni ’20-’30 sulla pista Si accende il lindy hop
Tuffo nel passato all’Ausonia fra coreografie e vestiti a tema

Foto Bruni Trieste 07.06.2017 Ausonia: scuola di ballo
Ogni martedì, quando cala il sole, all’Ausonia si accende lo swing e ci si scatena con il lindy hop, un vero e proprio tuffo nel passato tra musiche, atmosfere retrò, e ogni tanto pure con abbigliamento d’altri tempi. A curare la serata all’Ausonia è la scuola di ballo Arianna, ma partecipano anche altre realtà cittadine e l’appuntamento è comunque aperto a tutti e proseguirà fino alla fine dell’estate.
Le origini
Il Lindy Hop è un ballo swing afroamericano nato a New York, e in particolare ad Harlem, negli anni ’20-’30, legato a un momento in cui c’era bisogno di allegria e spensieratezza. All’epoca ha segnato un vero e proprio boom per tanti saloni americani, dove grandi orchestre si esibivano dal vivo e le piste si riempivano di centinaia di ballerini di tutte le età. Arrivato anche in Europa qualche tempo più tardi, lindy hop da una decina d’anni è tornato di moda di nuovo, ispirando corsi, serate danzanti, festival e altri eventi legati al vintage in tutta Italia e anche in Friuli Venezia Giulia.
I timonieri
La serata a Trieste inizia con qualche dritta impartita dagli insegnanti, Arianna Starace e Franco Giombetti. Tutti in cerchio per ripassare la tecnica, poi via libera al divertimento, prima con balli a due, poi anche in gruppo, tutti insieme, e ci sta pure qualche breve esibizione dei due maestri, campioni di varie discipline e molto conosciuti in città. Si comincia alle 21 circa e si balla fino a tarda sera, mentre i bagnanti lentamente lasciano lo stabilimento e la terrazza sul mare si anima tra musica e movimento. L’ingresso è libero, la prima lezione dell’estate si è tenuta nello spiazzo dove campeggia la storica scritta “Ausonia”, poi nelle prossime settimane si ballerà sulle terrazze in alto, affacciate sulla piscina. Qualcuno arriva con largo anticipo, per godersi la luce del tramonto, approfittando per scattare qualche selfie con il golfo sullo sfondo, c’è chi aspetta gli amici e intanto ripassa le coreografie e chi arriva di corsa dopo il lavoro, per cambiarsi rapidamente sul posto e indossare abiti comodi.
Gli habitué
Tra le coppie più affiatate, che non mancano mai all’appuntamento, ci sono Nerina Spangher e Franco Gentile, moglie e marito, sempre sorridenti e col ritmo nel sangue. Si presentano vestiti uguali, maglia a righe, bermuda bianche e scarpe di ginnastica dello stesso colore. E si scopre che la passione per il ballo li accompagna in tutto il mondo. «Viaggiamo tanto e ci piacciono anche il bughi bughi, il rock & roll e il jive – dicono –. Il lindy hop in particolare l’abbiamo conosciuto a Miami in una scuola, passavamo di là e ci ha attirato la musica. Abbiamo approfittato per fare qualche lezione di prova, ma era in inglese e non abbiamo capito bene tutto – scherzano –, poi abbiamo seguito i corsi qui a Trieste. Andiamo spesso in crociera e di sera si balla sempre, lo abbiamo fatto ovunque, in Messico, ai Caraibi, a Dubai, in Thailandia, Cina, Giappone e non solo». Entrambi non lasciano mai la pista all’Ausonia, anche con i balli di gruppo. «La musica è entusiasmante – dice lei –: non si può stare seduti, ti trascina, impossibile non partecipare. Qui poi l’atmosfera è stupenda sul mare». «In più – aggiunge lui – io sono un musicista, ho suonato più di vent’anni in diverse band e tuttora amo chitarra e tastiere, insomma siamo nell’ambiente a noi più congeniale».
Le serate
Poche chiacchiere però perché la musica incalza, la coppia scalpita e vuole tornare subito in movimento e, mano nella mano, si aggrega a chi è già pronto per iniziare la serata. Passate da poco le 21 arriva di corsa un ragazzo, ha appena finito di lavorare e si sta per unire anche lui al gruppo. Stefano Patrizio, di Firenze, si è trasferito a Trieste otto anni fa. «Vengo alle serate da solo, tanto poi c’è sempre qualcuno con cui ballare – precisa subito – anzi, ci sono pochi uomini, quindi ogni tanto si fa anche un po’ fatica a star dietro a tutte, ma – sorride – non è un grande sacrificio. Sono una persona estroversa, inevitabilmente si conosce sempre gente nuova, si socializza, è un bell’ambiente per fare amicizia. Io adoro ballare – sottolinea –, mi piace da tempo e credo che anche i giovani che si avvicinano a una disciplina dei tempi passati come il lindy hop, poi non la mollino più. È splendida anche la musica degli anni ’20 e ’30, qui poi si ritrovano diverse scuole e anche gruppi di amici, diventa un luogo piacevole per divertirsi e stare insieme». Mentre la serata entra nel vivo si aggiungono diverse coppie, alcune amiche, qualche uomo da solo, mentre alcune persone sono in disparte, ferme a guardare: arrivano direttamente dalla spiaggia o dai pontili vicini, dopo una giornata di mare, o sono venute all’Ausonia per un drink. «Ci ha attirato questa bella musica – spiegano –, si balla lindy hop? Non lo conosciamo, però le melodie sono stupende. Intanto diamo uno sguardo e chissà magari la prossima volta proviamo a buttarci, non sembra poi molto difficile».
I suggerimenti e i ritmi
A dettare i tempi della serata, tra momenti di coppia e coreografie da fare in gruppo, in cerchio o in fila, sono gli insegnanti della scuola, Arianna e Franco. Sono loro a scegliere anche le musiche, a incoraggiare i più timidi, a guidare i più impacciati e a sollecitare chi già si muove con disinvoltura a migliorare ulteriormente. «Il lindy hop è tornato alla ribalta a metà degli anni ’90 – spiegano – ma non era ancora il momento giusto forse per essere apprezzato pienamente, tanto che ha riscosso successo a partire da una decina di anni fa. A Trieste si è formata un’ampia comunità, siamo un centinaio circa a ritrovarci abitualmente, con persone che arrivano anche dal Veneto e dalla Slovenia e spesso alle serate di ballo si abbinano veri e propri vintage party, con angoli dedicati a trucco e acconciature. Purtroppo ci sono ancora pochi locali che propongono musica ad hoc, quindi bisogna dar vita a eventi dedicati in autonomia, quando è possibile trovare il luogo adatto. A chi piace consigliamo di seguirci su Facebook perché sui social ricordiamo proprio quando vengono promossi appuntamenti dove si può ballare liberamente il lindy hop, che poi, come musica e stile, spazia in realtà fino agli anni ’60».
L’abbigliamento
A molti, soprattutto alle donne, piace scegliere anche vestiti legati all’epoca, gonne ampie al ginocchio, bustini e accessori colorati, che hanno segnato un momento di grande femminilità per la moda. «Per le serate sul mare comunque l’abbigliamento a tema non è obbligatorio – puntualizzano gli insegnanti – ma a tanti piace, aiuta a entrare nello spirito dello swing, e poi la musica fa pensare a determinate atmosfere del passato».
(2 - continua)
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