Antologica dedicata al pittore Luigi Spacal
Si è inaugurata alla Galleria One San Nicolò (via San Nicolò 1) alla presenza di un folto e qualificato pubblico un’antologica d’eccezione dedicata al pittore Luigi Spacal (Trieste 1907-2000) e curata da Marianna Accerboni: in mostra una sessantina di opere, soprattutto pezzi unici attentamente selezionati, in prevalenza dipinti, ma anche disegni e incisioni, realizzati dagli anni ’30 ai ’90. Nell’ambito dell’iniziativa - ideata da Fiorenzo Parmiani, gallerista di origine milanese, fine intenditore d’arte e grande amico di Ottavio Missoni - alcuni lavori di Spacal saranno esposti anche nella storica “Nuova bottega” di Parmiani a Barcola (viale Miramare 183/a), elegante atelier d’arte e arredamento, autentica icona del buon gusto.
«Il linguaggio essenziale e icastico di Spacal, valente pittore e incisore dal poliedrico virtuosismo tecnico - ha precisato Accerboni - continua ancor oggi ad affascinare il pubblico, perché nella sua apparente semplicità tocca il cuore di ciascuno con un velo di lirismo sottaciuto, come spesso accade da queste parti. Il suo elegante simbolismo è ormai divenuto nel corso del tempo, senza dimenticare altre tematiche, immagine e memoria del Carso, del lavoro, del mare e anche del dolore. Un linguaggio che spesso scivola verso le note di un personale surrealismo, connotato da un segno incisivo e avvincente e da accostamenti cromatici raffinati e illimitati». Non per nulla Spacal, che fu anche splendidamente attivo nell’arazzo e nell’incisione, partecipò più volte alle Quadriennali romane e alla Biennale di Venezia, dove nel ’54 e ’58 ottenne il 1° premio per la grafica.
Nel riassumere con efficacia ed eleganza i momenti salienti della sua attività, apprezzata a livello internazionale, la rassegna ne ripercorre attentamente le diverse fasi: dal realismo magico degli esordi, agli anni in cui la sua pittura, così intensamente e personalmente materica nella sostanza, ma concettualmente delicata e poetica, si evolve verso simbologie segniche e cromatiche al limite dell’informale. La mostra è aperta fino al 21 luglio con questi orari: 10-13 e 17-20, domenica e lunedì chiuso.
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